Alla ragazza autistica dicevano: «Fai sesso con estranei». Bufera sui servizi sociali

Alla ragazza autistica dicevano: «Fai sesso con estranei». Bufera sui servizi sociali
Alla ragazza autistica dicevano: «Fai sesso con estranei». Bufera sui servizi sociali
di Domenico Zurlo
Giovedì 18 Ottobre 2018, 15:29
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Una ragazza autistica incoraggiata a fare sesso occasionale con estranei, nell'ambito di una discutibile idea terapeutica: è bufera sui servizi sociali in Gran Bretagna dopo il caso di una giovane di 23 anni raccontato in prima pagina dal quotidiano The Times. Gli assistenti sociali di un'agenzia, la Engage Support, alle dipendenze del municipio di Manchester, avrebbero incoraggiato la 23enne ad avere incontri sessuali con diversi uomini a lei estranei.

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Secondo quanto afferma il Times, lo scopo del trattamento - che è andato avanti per due mesi, approvato persino da un tribunale - era quello di spingere la ragazza a 
«imparare dai suoi errori»: per fortuna la 'terapia' è stata interrotta a causa dell'intervento a gamba tesa di uno psichiatra, che in un rapporto l'ha definita «inaccettabile». Secondo lo psichiatra, questo tipo di trattamento metteva a rischio la ragazza, con pericoli che riguardavano «abusi sessuali, violenza, lesioni e morte».

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La famiglia della giovane, che ha avuto una infanzia molto travagliata e subito abusi sessuali in passato, si è detta «inorridita» da quanto accaduto e ha parlato di un «esperimento» che ha portato a «prostituirsi una giovane donna molto vulnerabile». Ciò che più rabbrividisce è proprio l’avallo del tribunale ad una terapia simile: ci sono documenti, di cui il Times sostiene di essere in possesso, che accertano che il tribunale appunto ha approvato questo periodo di prova la scorsa estate.

Gli assistenti sociali permettevano appunto ad alcuni uomini di entrare nella sua casa tra le 10 e le 16 di ogni giorno, e raccomandavano agli accompagnatori di non intervenire se la ragazza avesse fatto sesso con loro. Agli stessi uomini, alla ragazza era permesso inviare foto e video sessualmente espliciti, nonostante la supervisione H24 di chi doveva assisterla.

Ad accorgersi di quanto stava succedendo sono stati i familiari della giovane, dopo che alcuni uomini hanno iniziato a chiamare o presentarsi al suo indirizzo per fare sesso con lei: è inoltre emerso che la ragazza aveva fatto sesso con questi uomini anche in luoghi pubblici, tra cui un taxi e una pista da bowling. Pare che siano stati almeno sei gli uomini con cui la 23enne ha fatto sesso a partire dallo scorso luglio, tra cui tre diversi nel giro di una sola notte, proprio a luglio, quando la polizia la rintracciò e la riportò a casa alle 4.30 del mattino.
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