«Il divario con il Nord negli anni post Covid non è cresciuto» dice Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria alla presentazione del Rapporto Pmi Campania di ieri all'Unione Industriali di Napoli, coordinata dal Direttore del Mattino Francesco de Core. E chi pensasse ad una magra consolazione per il Sud, sbaglierebbe perché quelle parole sintetizzano uno sforzo di ripresa dell'economia meridionale tutt'altro che scontato in tempi di pandemia, guerre, impennata delle materie prime, incognita Mar Rosso e inflazione. La fotografia del Sud resiliente e finalmente allineato sia pure non ancora del tutto all'andamento del Paese è proprio la Campania, che conferma il ruolo di locomotiva del Mezzogiorno e mostra una buona vivacità in molti settori. L'export, ad esempio, come sottolinea il professor Francesco Izzo dell'Università Vanvitelli nell'illustrare la ricerca insieme a Pasquale Lampugnale, presidente della Piccola Industria di Confindustria Campania.
I segnali
Le esportazioni sono cresciute del 3% sul 2022 e di ben il 14% nel rapporto sul Pil, ed è stata superata per la prima volta la barriera dei 30 miliardi di valore.
I nodi
La partita, questo è chiaro, non è però affatto vinta. Il divario, da ridurre sensibilmente rimane un traguardo obbligato per quanto ancora lontano. E se Costanzo Jannotti Pecci, presidente reggente di Confindustria Campania e presidente dell'Unione industriali di Napoli, si augura che al più presto venga firmato il patto tra governo e Regione per i fondi della coesione, sottolineando nel contempo la buona performance del Sud nella spesa dei fondi Pnrr; se lo stesso Fontana ribadisce che la crescita del Sud è stata superiore nel post Covid alla media del Paese; resta comunque evidente che gran parte della sfida riguarda la capacità di investire al Sud e del Sud e dunque anche l'accesso al credito. L'Abi, conferma il direttore generale Giovanni Sabatini, sottolinea la vivacità del rapporto tra banche e imprese in Campania (i prestiti sono superiori alle altre macroaree o calano molto di meno): «Il Rapporto Pmi Campania evidenzia l'impegno ed i buoni risultati conseguiti dalle imprese, nazionali e campane, nella gestione delle complessità indotte dall'incerto quadro congiunturale. Le banche sono partner delle imprese anche per facilitarne l'accesso al mercato dei capitali con strumenti come i minibond e i basket bond, particolarmente utilizzati anche dalle imprese campane».