Pil Italia, Bruxelles taglia le stime: +0,9% nel 2023. Gentiloni: «Critiche Meloni? Non partecipo a polemiche che danneggiano il Paese»

L'inflazione è attesa nel 2023 al 5,6% nell'eurozona (da 5,8%) e al 2,9% nel 2024 (da 2,8%). In Italia al 5,9% e al 2,9% quest'anno e il prossimo

Pil Italia, l'Ue taglia le stime sul Pil: +0,9% nel 2023. Gentiloni: «Un rallentamento che ha sorpreso»
Pil Italia, l'Ue taglia le stime sul Pil: +0,9% nel 2023. Gentiloni: «Un rallentamento che ha sorpreso»
Lunedì 11 Settembre 2023, 11:38 - Ultimo agg. 13 Settembre, 09:20
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La Commissione europea riduce le stime sulla crescita del Pil. Nell'eurozona è attesa a +0,8% nel 2023 (da +1,1% atteso delle previsioni di primavera) e +1,3% nel 2024 (da +1,6%). In Italia è atteso nel 2023 in crescita dello 0,9% (da +1,2%) e +0,8% nel 2024 (da +1,1%). Lo ha annunciato l'esecutivo comunitario parlando di «slancio ridotto» della crescita nella prima metà dell'anno. L'inflazione è attesa nel 2023 al 5,6% nell'eurozona (da 5,8%) e al 2,9% nel 2024 (da 2,8%). In Italia al 5,9% e al 2,9% quest'anno e il prossimo.

Gentiloni: «Non partecipo a polemiche che danneggiano l'Italia»

«In Italia, la crescita nel secondo trimestre ha sorpreso al ribasso con una contrazione dello 0,4%, trainata dal calo della domanda interna. Sebbene sia previsto un leggero rimbalzo nella seconda metà di quest'anno e nel prossimo, le proiezioni di crescita annuale sono state riviste al ribasso a partire dalla primavera. Si prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024». Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni presentando in conferenza stampa le previsioni economiche d'estate. «Dobbiamo avere fiducia e fiducia nel futuro dell'economia europea.

C'è molto che possiamo fare per sostenere una crescita sostenuta e sostenibile. L'efficace attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza rimane una priorità fondamentale. Dovrebbero essere perseguite politiche fiscali prudenti e favorevoli agli investimenti, in sintonia con gli sforzi continui delle nostre banche centrali per domare l'inflazione». 

Gentiloni poi è stato interpellato sulle parole del premier Giorgia Meloni a proposito del suo ruolo nell'esecutivo dell'Ue: «Questa è una domanda sull'Italia che mi è stata indirettamente rivolta spesso in questi giorni, perfino in India. Io dico soltanto che non voglio partecipare a polemiche che penso che danneggino l'Italia». 

Ue taglia stime sulla Germania, cala il Pil

Tra le previsioni economiche d'estate la Commissione europea rivede al ribasso le attese sul Pil della Germania, che è visto ora in calo dello 0,4% nel 2023, per crescere poi dell'1,1% nel 2024. Si tratta di un taglio di 0,6 punti percentuali per quest'anno visto che nelle previsioni di primavera la Germania era attesa crescere dello 0,2% nel 2023 e dell'1,4% nel 2024. Tra gli altri Paesi dell'Ue la crescita attesa quest'anno per la Spagna è del 2,2% (+1,9% nel 2024), e dell'1% per la Francia (+1,2% nel 2024). Nell'Ue a 27 il Pil è atteso in crescita dello 0,8% (1,4% nel 2024).

Istat: prospettive area Euro ancora poco favorevoli

«Le prospettive per l'area euro continuano a essere poco favorevoli. L'indice composito di fiducia economica esi della Commissione Europea ad agosto è diminuito nuovamente con cali diffusi a tutte le componenti. Nel dettaglio nazionale, la fiducia si è ridotta molto in Francia (-2,5 punti) e Germania (-2,4) e in Italia (-1,1) mentre in Spagna è aumentato (+1,5)». È quanto emerge dalla nota Istat di agosto sull'andamento dell'economia italiana. In Italia, nel secondo trimestre, dopo l'aumento registrato nei tre mesi precedenti, il prodotto interno lordo (Pil), ha segnato una flessione (-0,4%). La variazione acquisita per il 2023 è pari a 0,7%. Dal lato dell'offerta, segnali negativi provengono dal settore manifatturiero. A luglio, dopo due mesi di crescita consecutivi, l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,7% in termini congiunturali. L'occupazione, per la prima volta nell'anno, a luglio ha segnato una flessione che lascia comunque il numero degli occupati a un livello superiore a quello di luglio 2022. Il tasso di disoccupazione è aumentato a fronte della stabilità di quello di inattività. Il differenziale dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) tra Italia (+5,5%) e l'area euro (+5,3%), ad agosto, pur risultando ancora positivo, si è ridotto consistentemente. Ad agosto, si è rilevato un generalizzato peggioramento della fiducia delle imprese per le quali l'indice si è attestato sul valore più basso da novembre 2022. La fiducia dei consumatori, pur riducendosi, si è mantenuta sopra il livello medio del periodo gennaio-luglio.

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