Benetton, l'ultimo atto a tutela delle figlie: sarà Sabrina a sostituire il padre

Benetton, l'ultimo atto a tutela delle figlie: sarà Sabrina a sostituire il padre
di Rosario Dimito
Mercoledì 24 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 16:45
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Sarà Sabrina Benetton a sostituire il padre Gilberto nel cda di Edizione, la holding partecipata in parti uguali dalle finanziarie dei quattro fratelli di Ponzano Veneto. E' uno dei tasselli che andrà a posto dopo la scomparsa di Gilberto, terzogenito dei fratelli, diventato azionista a pieno titolo di Regia srl, la finanziaria del ramo della sua famiglia che possiede il 20% di Edizione, il 19 aprile 2018.

Alla presenza del notaio Paolo Talice, a Treviso in piazza Duomo 19, sede sociale di tutte e quattro le finanziarie dei fratelli Benetton, si è proceduto alla donazione al padre, della nuda di proprietà da parte di Barbara Benetton, 49 anni, primogenita di Gilberto (venerdì le esequie), di una quota dello 0,01% di Regia. Quando ormai la lunga malattia lo stava logorando, Gilberto Benetton, terzo fratello della dinastia dei maglioni colorati, ha voluto blindare il patrimonio a tutela proprio di Barbara, la figlia più debole. Il riassetto è avvenuto alla presenza dei testimoni Mario Cognolato e Gianni Cinotti. Va anche ricordato che Gilberto era vicepresidente di Edizione di cui aveva lo 0,25% nella piena titolarità, un altro 3,5% di nuda proprietà di Sabrina e l'1,25% di Barbara mentre l'usufrutto era del padre.
 
In Regia, Gilberto, assieme alla moglie Maria Laura Pasquotti, aveva già l'usufrutto congiuntivo con diritto di reciproco accrescimento sull'intera quota del 50% di Barbara, poi con la donazione scesa al 49,99%, e il solo usufrutto sull'altro 50% dell'altra figlia Sabrina, 45 anni. Nello stesso atto, la Pasquotti ha rinunciato all'usufrutto sullo 0,01% per cui su queste azioni c'era la piena titolarità da parte di Gilberto.

Da questo mini-rimpasto familiare, reso possibile dalla rinuncia di Sabrina, al diritto di prelazione, ha preso il via la nuova governance del nucleo facente capo all'imprenditore veneto scomparso due giorni fa a seguito di una lunga malattia. La donazione fatta da Barbara al padre al valore di 10.341 euro, ha sistemato un tassello-chiave sul nuovo statuto di Regia, approvato l'8 maggio, alle ore 9,10, da un'assemblea presieduta da Gilberto, amministratore unico della finanziaria, alla presenza dei soci-familiari e davanti al notaio Talice.

Nel nuovo testo «è previsto che la società possa essere amministrata da un amministratore unico - com'era finora - ovvero da un consiglio di amministrazione composto di cinque membri» si legge testualmente. Amministratore unico dovrebbe diventare Sabrina. «Vengono attribuiti dei diritti particolari al socio Benetton Gilberto come in particolare disciplinati dall'articolo 5.2 del nuovo statuto e aventi durata commisurata alla vita della socia Benetton Barbara». Per non creare disparità tra le figlie, «vengono attribuiti dei diritti particolari a favore del socio Benetton Sabrina, ma soltanto a far data ed a decorrere da quando, con la cessazione dell'usufrutto del signor Benetton Gilberto (cioè con la sua morte, ndr), la stessa divenga piena proprietaria della sua quota di partecipazione in società, come disciplinati in particolare dal­l'articolo 5.3».

Quest'ultimo stabilisce che Sabrina da quando diventa azionista a pieno titolo (con la scomparsa del padre) avrà «il diritto particolare, fino a quando sarà in vita la società Barbara, a percepire in ogni caso, anche a prescindere da delibere assembleari, una quota degli utili pari al 15% e comunque non superiore a 2 milioni». Riguardo il trasferimento mortis causa, le quote possono essere trasferite a terzi «solo con il gradimento, all'unanimità, dei soci superstiti».

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