Il trattamento minimo di pensione per i lavoratori dipendenti e autonomi (preso a base anche per l'individuazione dei limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito) è a 501,89 euro al mese con un importo annuo di 6.524,57 euro. Gli indici di rivalutazione definitivi per il 2016 e provvisori per il 2017 si applicano anche alle prestazioni a carattere assistenziale. Per il 2017 l'importo mensile della pensione sociale (quella erogata agli over 65 in difficoltà) resta a 369,26 euro con un limite di reddito annuo personale di 4.800,38 euro e familiare di 16.539,86 euro. Per l'assegno sociale (che ha sostituito dal 1996 la pensione sociale) l'importo è a 448,07 euro al mese con un limite di reddito personale di 5.824,91 euro (11.649,82 il tetto di reddito familiare).
Oggi il presidente dell'Inps, Tito Boeri si è detto preoccupato per l'aumento della quota delle famiglie in povertà assoluta e ha sottolineato che la condizione di bisogno è cresciuta soprattutto tra gli under 65.
Boeri ha spiegato che l'estensione a tutto il Paese della sperimentazione della nuova carta acquisti (Sia) ha lasciato fuori molte persone in stato di bisogno (il tasso di accoglimento, al netto delle domande sospese, è stato del 29%) e ha sottolineato che il riordino delle prestazioni assistenziali dovrebbe riguardare anche quelle ora in pagamento e non solo i nuovi trattamenti per evitare una fase di transizione troppo lunga. Il riordino delle prestazioni assistenziali, anche quelle «oggi in pagamento» - ha spiegato Boeri - è la «premessa per evitare di operare scelte alquanto discutibili fra poveri di serie A e di serie B», visti «i vicoli di bilancio».