Inps, la vigilanza
boccia il bilancio

Inps, la vigilanza boccia il bilancio
di Giusy Franzese
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 08:50 - Ultimo agg. 10:42
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Roma. La lotta all'Inps contro la gestione Boeri fa una nuova vittima: il bilancio preventivo 2017. Il Civ, il consiglio di indirizzo e vigilanza, al quale per legge spetta il via libera, lo ha bocciato. È la prima volta che accade. Ora scatta l'esercizio provvisorio, durante il quale l'istituto di previdenza dovrà limitarsi alla sola amministrazione ordinaria. Entro 60 giorni sarà poi il ministero del Lavoro a doversi pronunciare. Sia il ministro Poletti che il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, hanno però voluto subito rassicurare: le prestazioni saranno regolarmente erogate. «Non c'è nessuna conseguenza sui cittadini che percepiscono la pensione perché la previdenza è coperta dal bilancio dello Stato e dalle leggi» dice Poletti.

«Nessun problema» - aggiunge - nemmeno «per quel che riguarda la stabilità del sistema previdenziale» che non necessita di nuovi interventi. In una nota il Civ ha spiegato che non ha approvato il bilancio preventivo per «carenze di risposte da parte dell'Istituto su punti rilevanti (come crediti contributivi, patrimonio immobiliare)». Sottolinea che sugli stessi punti ci sono state «osservazioni anche da parte del Collegio dei sindaci e del ministero del Lavoro» e che «da tempo» aveva sollecitato «gli organi di gestione a fornire tutti gli elementi utili per superare le criticità rilevate». Poi l'affondo: «È evidente che una gestione del bilancio che presenti un andamento negativo del patrimonio deve essere oggetto di adeguata ed immediata attenzione». Ma l'Inps non ci sta. La replica è affidata alla direttrice generale Di Michele, la quale parla senza mezzi termini di «motivazioni strumentali». «Negli ultimi anni il Civ ha sempre approvato il bilancio. Quest'anno i risultati delle entrate sono positivi e c'è un recupero crediti che aumenta del 6%» dice. Che il vero obiettivo del Civ - organo composto da 22 membri in rappresentanza delle parti sociali- sia la gestione Boeri e il suo piano di riorganizzazione, è evidente dalle dichiarazioni dei leader di Cgil, Cisl e Uil. «Non voglio personalizzare ma è chiaro che il modello di gestione non funziona» attacca Susanna Camusso.

«Sono tre anni che la Cisl dice che è urgente una riforma della governance dell'istituto» dice Annamaria Furlan. «L'uomo solo al comando non funziona» rincara Carmelo Barbagallo. La patata bollente passa nelle mani del ministero del Lavoro. Sul bilancio, assicura Poletti, «lavoreremo da subito e saremo veloci». Intanto annuncia: «Convocherò i sindacati per avviare la discussione sulla governance dell'Inps».
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