Equitalia, 100mila domande
sconto sulle cartelle

Equitalia, 100mila domande sconto sulle cartelle
di Cinzia Peluso
Lunedì 2 Gennaio 2017, 08:35 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 09:20
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In appena due mesi la rottamazione delle sanzioni delle cartelle esattoriali di Equitalia ha già raccolto 100.000 adesioni. E si potrebbe rivelare presto un vero successo per lo Stato. A contribuire è la portata ampia della nuova normativa. Emerge, infatti, un'altra novità. La sanatoria è possibile anche per le sanzioni inflitte ai professionisti per le violazioni tributarie. Sono i consulenti del lavoro a farlo notare. «I commercialisti possono essere interessati, sia per quanto riguarda le sanzioni relative alla tardiva od omessa trasmissione della dichiarazione, sia per l'inadempimento degli obblighi dei sostituti d'imposta che prestano assistenza fiscale, sia per l'infedeltà della certificazione tributaria da parte del professionista, o l'infedeltà dell'asseverazione relativa alla corrispondenza dei dati trasmessi all'amministrazione per gli studi di settore, sia ancora per l'infedeltà del visto di conformità dei dati delle dichiarazioni alla relativa documentazione ed alle risultanze delle scritture contabili», scrive il dipartimento scientifico della Fondazione studi del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro.

La rottamazione con lo sconto è prevista per le cartelle emesse dai vari agenti della riscossione. E la corsa alle adesioni va avanti. Per i carichi affidati alla sola Equitalia si procede al ritmo di 2.500 domande al giorno. L'obiettivo finale del governo di incassare 3,4 miliardi in due anni con questo provvedimento diventa così sempre più a portata di mano.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale a inizio dicembre del decreto fiscale collegato alla manovra sono stati in tanti, quindi, a decidere prima della fine dell'anno di cancellare con un colpo di spugna i propri debiti con il Fisco. Ad approfittare dell'occasione di potersi liberare dell'incubo delle cartelle esattoriali, pagando solo l'importo residuo del debito senza sanzioni e interessi di mora.

In particolare, la nuova normativa è entrata in vigore il 3 dicembre scorso. E viene esclusa la possibilità della definizione agevolata per multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute dopo provvedimenti penali di condanna. Così come non è possibile effettuare la sanatoria per i crediti derivanti da condanne della Corte dei Conti, oppure per le somme riguardanti aiuti di Stato o imposte riscosse all'importazione. Per quanto riguarda le multe stradali, si può comunque estinguere il debito senza pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
Lo sconto è previsto per tutti i carichi affidati agli enti della riscossione dal 2000 al 2016. La definizione agevolata anche per le cartelle del 2016 è la novità emersa, appunto, con la pubblicazione della legge 225 del 1/12/2016 che ha convertito il decreto 193/2016. Ma entro il 28 febbraio Equitalia invierà una comunicazione per posta ordinaria sulle somme che le sono state affidate entro il 31 dicembre del 2016 e che a questa data non risultano ancora notificate. Anche queste somme (che si possono verificare sul portale di Equitalia), potranno essere rottamate.
Si potrà aderire alla sanatoria entro il 31 marzo. Nei due mesi successivi (entro il 31 maggio) Equitalia dovrà inviare una comunicazione ai contribuenti che hanno aderito in cui sarà indicata la somma dovuta, insieme ai relativi bollettini con le date di scadenza dei pagamenti. Se si opta per la rata unica, la scadenza è fissata nel mese di luglio 2017. Chi preferisce, invece, pagare in più rate potrà chiederne fino a un massimo di cinque. In questo caso, il termine ultimo per il versamento della quinta rata è il mese di settembre del 2018. Ma quasi tre quarti delle somme dovute, il 70%, andrà liquidato entro quest'anno. Mentre nel 2018 si dovrà pagare la quota residua del 30%.