Autostrade, Cassa depositi e prestiti in campo: spunta l'ipotesi golden power

Autostrade, Cassa depositi e prestiti in campo: spunta l'ipotesi golden power
di Jacopo Orsini
Mercoledì 22 Agosto 2018, 08:00
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Fabrizio Palermo, amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti, sbarcherà domani a Genova per incontrare il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Ma il numero uno della Cdp non sarà l'unico manager a far visita al governatore. Anche Giuseppe Bono, capo azienda di Fincantieri, e i vertici di Ansaldo Energia, guidati dall'amministratore delegato Giuseppe Zampini, sono attesi da Toti. Due colossi, il primo della cantieristica e il secondo dell'energia, legati storicamente alla città di Genova. Fincantieri, anche se in parte privatizzata e quotata in Borsa, è ancora controllata dallo Stato attraverso Fintecna, mentre Ansaldo - che fa capo per il 60% circa alla Cdp e per il 40% ai cinesi di Shanghai Electric - possiede uno stabilimento proprio nella zona rossa, quella devastata dal crollo del ponte Morandi.
 
Ufficialmente l'amministratore delegato di Cassa depositi, che a Genova farà un sopralluogo nella sede di Ansaldo proprio dove è crollato il ponte, avrà un incontro allargato con Regione e Comune per valutare insieme gli alloggi che Cdp Immobiliare intende mettere a disposizione degli sfollati. Non è chiaro se gli incontri previsti dai tre manager possano essere ricollegabili a un progetto di intervento comune. Sembra tuttavia riduttiva la spiegazione ufficiale che si limita a definirli semplici colloqui di cortesia, con l'obiettivo di mettersi a disposizione della città colpita dal crollo del ponte che ha provocato 43 morti per le più urgenti necessità. Soprattutto perché il governo ha già avviato una procedura per revocare la concessione ad Autostrade per l'Italia, la società controllata dalla famiglia Benetton che ha in gestione il tratto dove è crollato il ponte. Se a ciò aggiungiamo che all'interno del governo ci sono anime che spingono quotidianamente verso una rinazionalizzazione della gestione delle rete autostradale, non è difficile immaginare un ruolo attivo nella vicenda per quella che viene già definita «la futura regista della politica industriale del Paese», vale a dire la Cdp. Tanto più che ieri ha fatto sentire la sua voce dalle colonne del Corriere della sera anche il premier Giuseppe Conte, il quale nel ribadire la volontà di procedere sulla strada della revoca della concessione, ha definito assai riduttiva l'offerta di Autostrade di mezzo miliardo per l'emergenza genovese, dichiarando che per risarcire il Paese del danno provocato, il gruppo dovrebbe «quadruplicare o quintuplicare» la somma destinata agli interventi riparatori.

Insomma, un pressing quotidiano che sembra avere lo scopo di costringere la famiglia Benetton quantomeno a fare spazio a un soggetto facente capo allo Stato nell'azionariato di Autostrade. Ed è in questo scenario che è spuntata l'ipotesi di un intervento della Cassa depositi e prestiti, attraverso il Fondo Infrastrutture, nel capitale di Autostrade con una quota di controllo. «È una delle opzioni prese in considerazione», si diceva ieri nei dintorni del governo. Va però detto che non appena circolata, dal ministero dell'Economia l'ipotesi è stata subito bollata come «senza fondamento».

Nondimeno, più fonti confermano che ai piani alti della Cdp si sta comunque valutando l'ipotesi di un ingresso morbido in Autostrade (5-10% del capitale) con lo scopo di disporre di una sorta di golden power. Il piano comunque appare di non facile attuazione. Anche perché la partecipazione avrebbe un costo non modesto. Basti ricordare che un anno fa Atlantia, la holding cui fa capo Autostrade, ha ceduto al fondo sovrano cinese Silk Road e alla Appia Investments controllata dal colosso assicurativo tedesco Allianz una quota di minoranza valutando il 100% dell'azienda circa 15 miliardi. Non è ancora chiaro poi quale sarebbe la posizione della famiglia Benetton. Ieri Edizione, la finanziaria al vertice della catena di controllo della famiglia Veneta, non ha rilasciato dichiarazione alcuna.
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