Bonus Inps per la baby sitter,
ecco come si fa per averlo

Alle neomamme che non prolungano il congedo 600 € al mese per 6 mesi


Anche per quest’anno l’Inps offre la possibilità alle neomamme di avere un piccolo aiuto nelle spese di iscrizione e retta degli asili nido o di assunzione della baby sitter. E’ stata la legge 92 del 2012 a prevedere per la prima volta la possibilità per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli undici mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per la fruizione  di servizi di baby sitting, ovvero un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi. Questa richiesta è alternativa al congedo parentale. In altri termini non si può chiedere il congedo e nello stesso tempo avere il bonus di 600 euro al mese per sei mesi. 
 
Richiesta per via telematica
 
C’è però una novità per le interessate: per dare avvio alla richiesta di bonus devono rispettare la procedura  prevista per i lavori accessori. E quindi devono dimenticare l’esistenza del voucher cartaceo, in quanto ora è soltanto telematico. Perciò per la richiesta di baby sitting occorre procedere con l’operazione telematica.
Per operare nella procedura telematica  è necessario, preliminarmente, che la mamma si munisca di Pin (codice personale riservato), e ciò  anche nel caso in cui la domanda di accesso al beneficio sia stata presentata tramite patronato. In alternativa al Pin rilasciato da Inps  l’accesso alla procedura è consentito anche mediante autenticazione tramite Cns (Carta nazionale dei servizi) o Spid (Sistema pubblico di identità digitale).
 
Come registrarsi
 
Per la registrazione l’interessata si può rivolgere direttamente al sito www.inps.it tramite il computer o in via personale diretta, oppure  tramite l’assistenza  degli operatori del call-center (803.164 oppure 06.164164). Può anche rivolgersi a un Ente di patronato o, infine, andare di persona agli sportelli dell’Istituto di previdenza. Alla luce di quanto sopra la madre, riconosciuta beneficiaria dei voucher babysitting, opera al pari di ogni committente e deve svolgere  gli adempimenti connessi alle nuove funzionalità introdotte:
1) registrazione; 2) accredito del prestatore (baby sitter)  e richiesta ed attivazione della Inps card presso l’ufficio postale; 3) comunicazione all’Inps  prima dell’inizio della prestazione della lavoratrice; 4) consuntivo del lavoro e dei pagamenti al termine della prestazione.
Attraverso la procedura telematica,  la madre (munita di Pin, Cns o Spid) accede alla procedura per l’assegnazione del bonus, tramite la voce di menu “Committente/datori di lavoro (accesso con Pin)”, presente nel menù delle funzionalità del lvoro accessorio e sceglie di agire come committente/persona fisica.
 
Scade il voucher non ritirato entro 120 giorni
 
Tramite la voce “appropriazione bonus” la madre entra in possesso del bonus, che sarà utilizzabile per il pagamento delle prestazioni rese dalla persona che si prende cura del bambino. Per entrare nel programma Inps e per confermare la ricevuta del bonus la madre deve inserire i seguenti dati obbligatori: codice fiscale della madre; codice fiscale del bambino;  numero di domanda; anno di riferimento. La mamma deve procedere all’appropriazione del bonus nel termine di 120 giorni dalla ricevuta di accoglimento della domanda tramite i canali telematici.
La mancata appropriazione del bonus nel termine suddetto viene considerata come tacita rinuncia allo stesso. Entro 24 mesi dall’appropriazione del bonus riconosciutole, la mamma è tenuta a restituire le mensilità di cui non ha fruito.  La procedura consente  - attraverso la funzione “restituzione bonus” - la restituzione, per mesi, degli importi precedentemente accreditati alla madre, in base alle mensilità già erogate e agli eventuali importi già consuntivati o rimborsati.