Amazon, l'Ispettorato del lavoro: «Troppi interinali, assuma 1.300 persone»

Lavoratori di Amazon
Lavoratori di Amazon
Venerdì 8 Giugno 2018, 17:22 - Ultimo agg. 9 Giugno, 20:43
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Amazon ha sforato le quote per l'utilizzo di «lavoratori somministrati» e ora dovrà assumere 1.300 interinali che potranno chiedere la stabilizzazione dal primo giorno del loro utilizzo. È quanto ha notificato l'Ispettorato Nazionale del Lavoro al gruppo di ecommerce dopo aver avviato un accertamento nei confronti della società Amazon Italia Logistica. Nessun rilievo invece dalle verifiche fatte sui controlli a distanza dei lavoratori.

«Si è concluso, con notificazione del verbale di contestazione del 30 maggio - annuncia l'Ispettorato Nazionale del lavoro - l'accertamento iniziato nei confronti della ditta Amazon Italia Logistica lo scorso 7 dicembre. È stato contestato all'azienda di aver utilizzato, nel periodo da luglio a dicembre 2017, i lavoratori somministrati oltre i limiti quantitativi individuati dal contratto collettivo applicato».

Gli ispettori hanno contato i contratti ed è emerso che «l'impresa, a fronte di un limite mensile di 444 contratti di
somministrazione attivabili, nel periodo suindicato, ha invece sensibilmente superato tale limite, utilizzando in eccesso un totale di 1.308 contratti per lavoratori somministrati».

La decisione avrà subito un impatto. «Si evidenzia - scrivono gli ispettori nella nota - che l'iniziativa ispettiva potrà consentire la stabilizzazione degli oltre 1.300 lavoratori interinali utilizzati oltre i limiti, i quali pertanto potranno richiedere di essere assunti, a tempo indeterminato, e a far data dal primo giorno di utilizzo, direttamente dalla società Amazon».

Amazon Italia era stata al centro del dibattito anche per l'utilizzo di braccialetti informatici per il controllo a distanza e il miglioramento della ricerca dei pacchi da parte dei dipendenti. Su questo aspetto non sono invece emerse irregolarità: «In esito ad altri profili oggetto di accertamento - spiega la nota dell'Ispettorato - non sono invece emerse irregolarità, né sono state accertate violazione in tema di controllo a distanza dei lavoratori».

«Amazon è un datore di lavoro corretto e responsabile. Rispettiamo il lavoro svolto dall'autorità ispettiva e ci impegniamo affinché tutte le osservazioni che ci vengono rivolte siano affrontate il più rapidamente possibile». È quanto afferma Amazon, in una nota diffusa dopo le contestazioni dell'ispettorato del lavoro. Nel verbale di contestazione, dice l'azienda «non è riportato il numero di contratti in somministrazione citato nei media e nel comunicato stampa dell'Ispettorato del Lavoro». Amazon fa riferimento alla «stagionalità» della propria attività (con
picchi nel periodo novembre/dicembre). «Il nostro centro di distribuzione di Castel San Giovanni - dice Amazon - quando ha aperto nel 2011 impiegava 150 persone a tempo indeterminato. Oggi i contratti a tempo indeterminato sono oltre 1.650 e tutti hanno iniziato con contratti in somministrazione convertiti nel corso degli anni. Negli ultimi due anni le conversioni sono state 500 nel 2016 e 270 nel 2017 e il nostro impegno è continuare a crescere».

 
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