Venticinque anni dedicati alla scuola
ecco la mia esperienza di docente

Mercoledì 22 Giugno 2016, 17:28
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Venticinque anni e più dedicati alla scuola,alla preparazione ed istruzione dei ragazzi,alla loro formazione e crescita intellettuale,...venticinque anni di impegno costante per guidarli alla costruzione del libero pensiero secondo le categorie della logica e all’espressione corretta del pensiero critico secondo le norme della lingua. Lunghi anni di intenso studio personale, di aggiornamento di attenzione al dibattito culturale contemporaneo per portare i ragazzi a prenderne parte, per orientarli nella lettura del presente attraverso l’indagine nel passato e sempre con lo sguardo rivolto al futuro ...anni di analisi e rielaborazione di testi insieme con i miei ragazzi per raggiungere quell’obiettivo, il mio chiodo fisso..’come si legge’.

Sono una docente di materie letterarie nei licei...mi sono sempre sentita chiamare ad operare il recupero nei giovani della curiosità per il sapere e del piacere che ne deriva,attraverso la sollecitazione alla lettura come mezzo insostituibile per soddisfare esigenze personali e di cultura e per maturare capacità di riflessione.

Anni spesi nella correzione meticolosa di compiti,di cui mentre scrivo avverto la fatica..., ore interminabili a produrre prove,programmare attivita’nuove e stimolanti,articolare lezioni,tener vivo il dialogo in classe volto a suscitare interesse e abitudine al confronto..il mio dovere trasferire nei ragazzi il valore della conoscenza che rende liberi! .....per sentirmi dire oggi che non è quella la brava docente della buona scuola!...non importa più se l’allievo sa pensare,elaborare il pensiero e scrivere,non importa più se la scuola produce ignoranza...non importa più...

Non mi ci ritrovo! Comincio ad aver nostalgia del passato...ahimè non mi ci ritrovo.....cos’è la scuola oggi? È scuola di vetrina, d’immagine, di siti sempre più accattivanti e complicati, di accaparramento allievi, di socializzazione, evasione?...alla seduzione dei saperi subentra la seduzione di attività di altro genere! Mi confronto con i colleghi...sono d’accordo,tuttavia si va poi in altra direzione...<è legge> mi si replica...<è LEGGE!> è la legge della buona scuola che vuole che il bravo docente sia quello del RAV...ASL...CLIL...PTOF...e chi più ne ha più ne metta....

Di qui il mio moto di rivolta, signor Ministro...non mi ci ritrovo...mi dia conforto! È questo lo spirito della legge? Ahimè....io che so leggere entro in crisi! Come si legge quella legge? Mi venga in aiuto! Quella mia passione,quella fiamma che ne accende altre,come la placo?..e i miei ragazzi ,i nostri ragazzi dove li stiamo portando?...il baratro è lì ad un passo! Percepisco rassegnazione intorno,...tuttavia,più questa cresce più lo ‘spirto guerrier entro mi rugge’ ...non posso mollare.. Mi valuti lei signor ministro, la invito, il mio è un invito accorato, valuti lei le mie competenze, quelle maturate con dedizione e spirito di abnegazione sul campo attraverso l’esperienza continua con le generazioni di ragazzi che continuamente cambiano ,mentre la mia passione e il mio ardore è quello di sempre! Sembra che neppure l’esperienza abbia più un valore... Egregio Ministro mi valuti,vorrei che lei mi dicesse se sono una brava docente,sono pronta al suo giudizio. L’alternativa è la resa...ma non posso lasciare la mia creatura nuda su un pianerottolo e chiudere la porta.

Angelina Di Tuoro
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