Non so se questa lettera verrà pubblicata ma davanti alla bara di questo povero ragazzo è ora di dirci la verità e chiamare le cose con il loro nome.
La morte del povero Nico non è stata una tragedia ma solo l’epilogo di una morte già più volte annunciata perché quando si arriva sistematicamente ad ubriacarsi e drogarsi per cercare emozioni, per divertirsi, per dimostrare di essere «in», allora questa è la logica conseguenza.
Non si cerchi il colpevole tra gli amici o le ragazze che non lo hanno aiutato, sarebbe successo tra qualche settimana, qualche mese, qualche anno.
Prendiamocela con chi veramente ha la colpa di tutto questo,e non sono i ragazzi, sono i genitori che per paura di esercitare con affetto ma con polso fermo il loro primario ruolo di educatori e formatori, per paura che questi giovani possano subire traumi aboliscono qualunque veto, qualunque punizione, qualunque limitazione per dare a questi ragazzi una quantità immeritata di soldi e beni materiali pensando che questo possa renderli felici e maturi.
Tutti siamo stati giovani, quasi tutti qualche volta ci siamo ubriacati, qualcuno avrà fumato degli spinelli. ma lo abbiamo sempre fatto con il timore e la consapevolezza che se i nostri genitori ci avessero visto o lo fossero venuti a sapere erano guai seri; e nessuno di noi è cresciuto complessato o “soggetto”.
E poi basta a parlare di questi giovani morti come se fossero degli eroi, perché non si parla mai di quei giovani ammirevoli, spesso stranieri, che studiano con profitto e semmai per mantenersi agli studi e per avere qualche soldo in tasca, sempre con il sorriso sulle labbra, fanno i lavori più svariati sottraendo questo tempo al loro svago?
Di questi non si parla mai e purtroppo credo che questo sia un grande errore perché un domani potrebbero essere la nostra classe dirigente.
Scusatemi per il tono, è stato un po' duro ma penso che sia giunto il momento, per il bene di questi giovani, di guardare le cose con duro realismo.
Giancarlo Russo
«Le notti in attesa di noi genitori», la lettera di Giancarlo: «Ma la colpa è soltanto nostra»
Sabato 7 Aprile 2018, 11:10
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