Tutti pazzi per Avella, dalla mostra al docufilm

Il crowfunding e la personale del maestro

Vittorio Avella
Vittorio Avella
di Antonella Laudisi
Sabato 17 Febbraio 2024, 10:47
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«Sì, si scrive Vittorio ma si legge yava yava a turcamente dire bellezza dell'andare adare adagio lungo l'arte d'incidere su lastre di rame o di zinco», così Mariano Baino «racconta» il maestro Vittorio Avella, «uomo libero» prima ancora che artista di riferimento per tutta una lista di pittori, scultori, poeti, o semplicemente amanti dell'arte che nel suo Laboratorio, prima di Nola, poi anche nel centro storico di Napoli hanno trovato, trovano, accoglienza.

«Il Laboratorio, ancora oggi è tra le realtà più importanti nel settore delle arti applicate a livello mondiale, con all'attivo edizioni di grande pregio che ne fanno uno dei migliori produttori di libri d'arte e d'artista del mondo e con un catalogo che annovera i più importanti nomi della poesia e delle arti visive. Tra questi, solo per citarne alcuni, Mimmo Paladino, Riccardo Dalisi, Ernesto Tatafiore, Ernesto Treccani, Tullio Altan, Sergio Fermariello, Erri De Luca, Domenico Rea, Trilussa, Bertold Brecht, Umberto Saba», spiegano gli autori del docufilm intitolato proprio «Il Laboratorio», un lavoro che «intende descrivere una parabola artistica straordinaria, che nessuno ha mai raccontato».

Una storia che è anche di «fuga» e di «ritorno»: «Vittorio Avella, dopo aver studiato arte a Parigi, torna a Nola dove, insieme all'amico Antonio Sgambati, nel 1978 fonda la stamperia d'arte. Questo ritorno alle origini è una scelta di vita ed allo stesso tempo un manifesto politico, ed è questo che il film vuol raccontare: nell'attraversare 50 anni di arte contemporanea Avella ha messo al centro del suo fare artistico l'incontro, il network, che parte da una cittadina piccolo-borghese della provincia napoletana per attraversare il mondo con la sua proposta utopica».

Per sostenere la realizzazione e la diffusione di questo importante documento - scritto da Pasquale Napolitano e Daniela Allocca, che sarà diretto da Pasquale Napolitano e prodotto da Lapej Communication - è stata lanciata anche una campagna di crowdfunding, sulla piattaforma Produzioni dal basso (produzionidalbasso.com/project/il-laboratorio/). Intanto da giovedì 22, alla galleria FrameArsArtes le opere di Avella saranno esposte nella mostra italiano - dal titolo «Incisioninaturalmente»: 30 acqueforti e acquetinte, raccolte negli ultimi dieci anni di produzione, il cui soggetto è la natura in tutte le sue manifestazioni.

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