I colori esplodono sulle tele di Domenico Spinosa in mostra a Napoli al Museo Pignatelli nella retrospettiva dal titolo “Domenico Spinosa. 100 anni dopo”, aperta al pubblico da domani fino al 30 gennaio. «Le cose più belle della vita, forse, non vanno dette ma solo sognate», scriveva l’autore descrivendo le sue opere e il suo fare arte tra sogno e materia. A villa Pignatelli sono esposte circa 50 opere dagli anni Cinquanta ai primi del Duemila.
Questa mattina alla presentazione della retrospettiva sono intervenuti lo storico dell’arte Philippe Daverio, le curatrici dell’opera, Valentina Lanzilli e Aurora Spinosa, e l’assessore alla Cultura del comune di Napoli Nino Daniele. «Un'occasione per ricordare l’artista e promuovere un inedito percorso dedicato ad uno tra i maggiori interpreti dell'Informale in Italia, attraverso i siti museali della città che custodiscono, nelle loro collezioni permanenti, le opere di Spinosa», ha spegato Daniele.
L’esposizione infatti ha inizio a Villa Pignatelli e continua nel Museo di Capodimonte, nel Museo Novecento a Napoli a Castel Sant’Elmo e nella Galleria dell'Accademia di Belle Arti. Un circuito di luoghi d’arte che si collegano al percorso espositivo del Museo Pignatelli e nei quali si terranno anche cicli di incontri, approfondimenti, laboratori artistici e visite guidate.