Post-verità è la parola dell'anno
secondo l'Oxford English Dictionary

"Post-truth" ha vinto sui concorrenti "alt-right" e "brexiteer"
"Post-truth" ha vinto sui concorrenti "alt-right" e "brexiteer"
di Rachele Grandinetti
Mercoledì 16 Novembre 2016, 15:19 - Ultimo agg. 19 Novembre, 20:28
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L’Oxford English Dictionary ha eletto “post-truth”, post-verità, “parola internazionale dell’anno” per il 2016. Un trattino in mezzo che separa due termini per unirli in un solo significato. Post-verità, infatti, si riferisce a una circostanza in cui "i fatti obiettivi sono meno influenti sull'opinione pubblica rispetto agli appelli emotivi e alle convinzioni personali”.

Gli addetti ai lavori rivelano come l’uso della parola che si è aggiudicata scettro e corona sia aumentato del 2000% rispetto al 2015. Una vera invasione, soprattutto nei commenti social che negli ultimi mesi hanno raccontato due grandi eventi: la Brexit e la corsa alla casa Bianca. Non a caso, in lista per il titolo c’erano anche “alt right”, diminutivo di "alternative right" (gruppo di destra reazionario e conservatore), e "brexiteer", brexitiano o brexitiere, per indicare i paladini della Brexit.

Ma alla fine post-verità ha vinto, oltre che per la frequenza, anche come simbolo di un’epoca di contraddizioni. Preceduta da un post, la verità diventa quasi un’opzione di cui si può fare a meno. Non a caso Casper Grathwohl, presidente dell'Oxford Dictionary, ha commentato: «Non mi sorprenderei se diventasse una delle parole che caratterizzano il nostro tempo».

La “parola dell’anno”, in fondo, è anche questo: un concetto che racconta la nuova realtà, un mondo in continua evoluzione. O involuzione? Basti pensare che lo scorso anno la medaglia d’oro è andata a una non-parola: il dizionario Oxford, infatti, elesse una emoji, la faccina che ride fino alle lacrime.

In linea con le nuove generazioni, insomma, che comunicano in chat dove le parole sono sempre più rare. Nel 2015, dunque, ha vinto l’idea che un’immagine vale più di mille parole. Quest’anno, almeno, le parole, quelle vere, tornano ad avere un significato. Che poi raccontino una verità o una post-verità è da scoprire, e non solo nelle pagine del dizionario. 
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