«La parola mala», con Chianelli viaggio alle radici della parolaccia

«La parola mala», con Chianelli viaggio alle radici della parolaccia
Giovedì 15 Dicembre 2016, 16:37
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Lunedì 19 dicembre, alle 18 al Teatro Bellini, spazio Laterzagorà Napoli, sarà presentato il volume “La parola mala”, edito da “Ad est dell’equatore” e a cura di Giovanni Chianelli. Presenta lo scrittore Angelo Petrella. Insieme al curatore e al giornalista Marco Lombardi intervengono gli autori dei brani del volume; gli interventi musicali e teatrali sono a cura del collettivo Be Quiet.

Sei uno stronzo. Questa frase l’abbiamo pronunciata tutti, almeno una volta, nella vita. E spesso sappiamo anche perché l’abbiamo fatto. Sei uno stronzo. Questa frase l’abbiamo pronunciata tutti, almeno una volta, nella vita. Perchè è sincero, bello, divertente, liberatorio, pericoloso e rivoluzionario dire una parolaccia.

Questo libro omaggia la malaparola. O meglio, la parola mala. Un saggio di fenomenologia dell’insulto e un viaggio che attraversa l’Italia e l’italiano, categorie culturali e sociali. Letteratura, cinema, teatro, filosofia, musica. Politica, chiaramente. Con un ‘malaparlamento’ allestito ad hoc. E sport, dove pochi la prendono sportivamente. Più alcune chicche esclusive, dal caso Magnotta all'epitetare di Aristofane, passando per la Storia del peto nel regno di Napoli e uno studio su La scena delle ingiurie de La Gatta Cenerentola, dopo aver riso con la Cronaca di un chitammuorto annunciato e appreso che Mozart aveva composto un canone musicale sul leit motiv Leccami il culo. Fino al Museo dell’insulto, dove riposano le parolacce ormai estinte.

Per analizzare e rilanciare una modalità espressiva che oggi, forse, scandalizza meno ma che è ancora di successo; e che non ha perso nulla della propria forza comica ed eversiva.


(Con contributi di: Vincenzo Ambrosino, Gennaro Carillo, Giovanni Conforti, Simona Frasca, Luigi Furfaro, Flavio Gioia, Marco Lombardi, Giuseppe Sansonna, Gianluca Ursini, Francesco Velonà, Carlo Ziviello. Special guest: il mammtweet di Anna Trieste)
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