I «Vicoli» di Sergio Siano alla Galleria Hde

I «Vicoli» di Sergio Siano alla Galleria Hde
Giovedì 15 Dicembre 2016, 15:19 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 20:36
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Foto che scavano solchi nell’anima, l’accarezzano e la trasportano negli spazi dell’immaginazione e della poesia, facendo vibrare corde assopite da tempo. Sono le immagini di Sergio Siano in “Vicoli, un viaggio napoletano” edito da Intra Moenia. Il libro sarà presentato venerdì 16 dicembre 2016 (a partire dalle 17.30) negli eleganti spazi dell’HDE, ( Via Fiorelli, 12, Napoli).

Una iniziativa promossa e organizzata dall’associazione Incontri Napoletani e la stessa galleria d’arte diretta da Francesca di Transo. Ne discute con l’autore, il giornalista e scrittore Pietro Treccagnoli, letture a cura di Marialuisa Firpo. Conduce l’incontro il giornalista Pasquale Esposito. Introducono Francesca di Transo dell'Hde e Patrizia Giordano-Alario, presidente di Incontri Napoletani. Nel corso dell’evento, video proiezione in esclusiva a cura dell’autore. Le foto che Sergio Siano, noto fotoreporter del Mattino, ha raccolto in questo volume fanno rivivere il fulgore di questa complessa città e di chi vive con intensità le sue contraddizioni ed i suoi momenti di grande fascino. I vicoli, i bassi, i volti dei loro abitanti, la storia di un’edicola votiva, il tirare a campare quotidiano non sono oleografia spicciola, ma l’anima più profonda di Napoli, tramandata da secoli. In questo “viaggio”, condotto sul filo dell’emozione, la vita popolare è tutt'uno col monumento sgretolato che sorge a due passi, con la misera abitazione nello scorcio di un palazzo nobiliare, con le pietre, con gli uomini che sembrano legati dallo stesso destino. Ne deriva perciò un’opera dove l’immagine si intreccia e si confonde con la parola, grazie anche ai contributi dei tanti “compagni di viaggio” di Sergio ( tra i quali lo stesso Pietro Treccagnoli, Vittorio Del Tufo, Pietro Gargano, Francesco Romanetti, Antonio E. Piedimonte, Gerardpo Ausiello, Gigi di Fiore, Marco Perillo), fino a diventare il racconto fotografico di una nuova “architettura dell’anima”. A conclusione di serata, degustazione dei vini gentilmente offerti da Masseria Campito delle cugine Di Martino per un brindisi di buon auspicio.

 

 

 Sergio Siano, figlio d’ arte, nato e cresciuto ai Quartieri Spagnoli, che considera la sua “piccola patria” ha già all’attivo diverse mostre personali e premi  (il “Lamont Young” e il “ Cosimo Fanzago”). Nel 2013, la sua opera prima “Il Mare che bagna Napoli”, edito da Rogiosi, antitesi al lato oscuro raccontato dalla Ortese, un viaggio tra luci ed ombre, cronaca e arte, colore e carne, nel cuore della città dei Marotta, dei Di Giacomo, dei Caruso, Una frontiera sorgiva di illuminante creatività per Siano, che sembra conoscere le sue immagini, prive di retorica e apologetica, solo con il cuore.
Per le edizioni Intra Moenia ha collaborato anche alla realizzazione della “Storia fotografica di Napoli”. Da diversi anni conduce molti laboratori di fotografia che hanno portato a splendide mostre: dai Quartieri spagnoli a Forcella al Rione Sanità, la Napoli più intima, nascosta e resiliente, dove anche le pietre per Siano hanno un’anima.

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