Al via Fuoriclassico all'Archeologico, Laterza inaugura il ciclo di incontri

Al via Fuoriclassico all'Archeologico, Laterza inaugura il ciclo di incontri
di Rossella Grasso
Venerdì 10 Novembre 2017, 18:42 - Ultimo agg. 19:28
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Dopo il successo dell'anno scorso, si apre la seconda edizione di «Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico» al Museo Archeologico di Napoli. Oltre trenta, tra filosofi, scrittori, storici, scienziati, attori, artisti visuali, saranno i protagonisti di quindici appuntamenti dal 10 novembre al giugno 2018 sul tema «Passaggi di stato. Migrazioni e altre metamorfosi».
 



Il primo incontro dal titolo «Agorà / Agoradio / Agor@. Crisi e trasformazioni dello spazio pubblico» ha messo al centro le narrazioni al tempo del digitale. Giuseppe Laterza, Pietro del Soldà e Marco Filoni hanno raccontato come lo spazio e il discorso pubblico siano profondamente mutati. Il digitale è la nuova frontiera, se non della democrazia, sicuramente del populismo. Comprendere la mutazione in atto e provare a immaginarne gli esiti è il presupposto essenziale di qualsiasi discorso politico a venire.

Tra gli attesi ospiti dei prossimi incontri ci sono Massimo Cacciari, Luciano Canfora, il Premio Pulitzer 2017 Hisham Matar, Alain Schnapp, Johann Chapoutot, gli attori Luigi Lo Cascio, Silvia Calderoni, Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi, Enzo Salomone, Massimo Popolizio, Elena Bucci, i fotografi Antonio Biasiucci e Alejandro Gómez de Tuddo. La rassegna, il cui tema si pone in rapporto ideale con Ovidio a duemila anni dalla morte e con Vico a 350 anni dalla nascita, proprio nel Museo Nazionale, luogo dove il filosofo insegnò.

Fuoriclassico è promosso dal MANN e dal suo direttore Paolo Giulierini, con le associazioni 'A Voce alta e 'Astrea. Sentimenti di giustizia', ideatao e curato da Gennaro Carillo, con il coordinamento organizzativo di Marinella Pomarici e di Andrea Milanese per il MANN. «Fuoriclassico non è un festival - ha detto Gennaro Carillo, ordinario di Storia del pensiero politico alle Università Suor Orsola Benincasa e Federico II - È piuttosto, il risultato di una ricerca collettiva sul senso dei classici oggi. Sulla loro inattualità e, insieme, sulla loro contemporaneità. Il titolo, Fuoriclassico, non gioca solo sul classico come  letteralmente  ‘fuoriclasse’, appartenente a una specie superiore di autori e opere. Vuole alludere soprattutto alla necessità di ‘liberare’ i classici, antichi e moderni, dal ‘monumento’ nel quale li costringiamo, marmorizzandoli, fissandoli una volta per tutte in una forma autorevole e intimidatoria. Ciò che rende classico un classico è invece l’irrequietezza che lo contraddistingue. Le linee di fuga, imprevedibili e virtualmente infinite, che da esso si dipartono».
 
Rispetto alla scorsa stagione, quest’anno Fuoriclassico si arricchisce non solo di ‘contrappunti’ teatrali concepiti specificamente per il progetto del MANN e affidati ad alcune delle voci più importanti della scena italiana, ma anche di contrappunti visivi, demandati ad artisti come Antonio Biasiucci e Alejandro Gómez de Tuddo. 

Il prossimo incontrò sarà venerdì 24 novembre ore 17,30 e sabato 25 novembre ore 21.
Due incontri dedicati al dio migrante e mutante per eccellenza, Dioniso, dal cui mito si procederà per una riflessione più ampia sul tema delle identità. La due giorni si articolerà in un dialogo su Dioniso tra Massimo Fusillo, autore di un magnifico libro sul dio e sulle Baccanti nel Novecento, Il dio ibrido, e Gennaro Carillo, e il 25, alla Galleria Toledo, nella ripresa della performance MDLSX dei Motus, con Silvia Calderoni da sola in scena, una delle esperienze teatrali più potenti, e intimamente ‘dionisiache’, degli ultimi anni. 

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