Villa Literno. Era arrivato in Italia con un carico di speranze. Fra le mani, solo la sua bicicletta su cui si spostava da un posto all'altro per andare a lavorare, tornare a casa sfinito, sottopagato e senza diritti. La notte tra domenica e lunedì, stava spingendo la sua bicicletta in via Santa Maria a Cupito, a piedi; si trovava nei pressi della linea di confine che separa Villa Literno da Giugliano in Campania quando è successo l'incidente.
Lì, a pochi metri di distanza dal maxincendio di ecoballe che domenica ha avvelenato la Terra dei Fuochi e i suoi abitanti per l'ennesima volta come una bomba atomica. Lui, 48 anni, ucraino, in fuga dalla terra di Chernobyl, è stato falciato da un'autovettura in corsa. L'automobilista non ha visto l'uomo sul ciglio della strada e lo ha ucciso. E' morto sul colpo, il 48enne con la bicicletta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villa Literno e Casal di Principe, coordinati dal cpaitano Simone Calabrò. In serata, c'è stato il riconoscimento.
Investito e ucciso nel Casertano:
stava spingendo la sua bicicletta
di Marilù Musto
Lunedì 20 Marzo 2017, 23:39
- Ultimo agg.
21 Marzo, 08:25
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