Ucciso dalla camorra, la sua storia
diventa un libro: condannati i killer

Ucciso dalla camorra, la sua storia diventa un libro: condannati i killer
Ucciso dalla camorra, la sua storia diventa un libro: condannati i killer
di Marilù Musto
Giovedì 23 Marzo 2017, 06:30 - Ultimo agg. 09:24
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Ventisette anni di silenzi e poi la verità, dirompente, sulla morte di Paolo Letizia, ucciso dal clan dei Casalesi in un modo macabro. Paolo è stato vittima di una lupara bianca, metodo classico utilizzato dal clan di Casal di Principe per cancellare ogni prova del delitto ed evitare indagini. Ieri, è stata confermata in Appello la condanna per due dei killer che a tavolino decisero l'eliminazione di Paolo: si tratta di Salvatore Cantiello detto Carusiello e Giuseppe Russo detto O'Padrino. Per loro, i giudici della corte di Appello di Napoli - presidente Elvira Capecelatro - hanno confermato la condanna a 30 anni di reclusione emessa nel 2015 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I due, difesi dagli avvocati Giovanni Cantelli e Carlo De Stavola, avevano chiesto di essere assolti.

Il fratello di Paolo, Amedeo Letizia, attore diventato famoso con la serie «I ragazzi del muretto», in questi giorni è impegnato a girare alcune scene del film tratto dal suo libro «Nato a Casal di Principe», in cui si racconta degli insabbiamenti e depistaggi legati alla scomparsa di suo fratello.

Le indagini della Dda di Napoli - riaperte dopo 24 anni in seguito l'uscita del libro di Amedeo Letizia - vennero curate dai pubblici ministeri Antonello Ardituro e Patrizia Dongiacomo. 
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