«Uccisi perché soli», al via la scuola di giornalismo investigativo a Casal di Principe

«Uccisi perché soli», al via la scuola di giornalismo investigativo a Casal di Principe
Giovedì 21 Settembre 2017, 13:22
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Inizia domani, alle 15, la scuola di giornalismo investigativo organizzata dal consorzio Agrorinasce e dall’Ucsi Caserta a Casal di Principe, nel Teatro - Parco della legalità. Alla terza edizione, diventata, di fatto, un appuntamento annuale di rilievo, l'iniziativa – patrocinata anche dall’Ordine dei giornalisti della Campania, dal sindacato dei giornalisti nazionale e regionale Fnsi e Sugc, dalla Fondazione Polis e dall’Università di Caserta Luigi Vanvitelli - propone un programma di approfondimento, quest'anno dedicato ai casi Maria Grazia Cutuli, Giovanni Falcone, Enrico Mattei, Ilaria Alpi, Don Peppe Diana. Per tutti un unico comune denominatore: «Uccisi perché soli».

Indagini, storia e storie di depistaggi, resistenze, processi non ancora conclusi, tre giorni di studio sul primo maxi processo alla mafia, la procura nazionale antimafia e la guerra di Cosa nostra allo Stato con le stragi di Capaci e via D’Amelio; la giustizia sospesa al filo della prescrizione e il caso Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera uccisa nel 2001 in Afghanistan, per lei solo dopo quindici anni, nel 2016, è stato avviato il dibattimento; il caso Ilaria Alpi, inviata del Tg3 uccisa in Somalia nel 1994, per cui la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione; il caso Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, morto nel 1962, da apparente incidente aereo ad attentato e il caso di Don Peppe Diana, assassinato nel 1994 e di un testimone, Augusto Di Meo, considerato testimone oculare ma non testimone di giustizia.

«Coltivare la memoria e la conoscenza - afferma Gianni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce - come antidoto per la buona informazione e la legalità. È questo il senso di una iniziativa come la Summer School Ucsi che con Agrorinasce abbiamo voluto realizzare anche per scrivere una storia diversa da quella del passato. Ed è importante cogliere ciò che di positivo c'è oggi in un territorio come Casal di Principe la scelta del titolo contiene un messaggio importante. Perché la solitudine e l'isolamento possono essere armi letali per chi, con il suo lavoro, percorre la strada della legalità. E lo stesso vale per i territori».

Il direttore della Summer School Ucsi Luigi Ferraiuolo dichiara: «Siamo venuti in periferia perché qui avvengono le rivoluzioni e le periferie, come Casal di Principe, non possono essere dimenticate. È una scelta simbolica tornare in quella che è nell’immaginario di molti la capitale di Gomorra ed è un altro passo perché la Summer School Ucsi, scuola di giornalismo investigativo, diventi un appuntamento nazionale stabile per i giornalisti. La scuola è gratuita, si tiene in beni confiscati a esponenti della camorra, in cui oggi lavorano anche cooperative che operano nel sociale».

L’apertura dei lavori, con il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il segretario del Sindacato unitario dei giornalisti della Campania – Fnsi Claudio Silvestri e il presidente regionale dell’Ucsi Pino Blasi, prevede due lectio magistralis: una di Giuseppe Ayala, pm del primo maxiprocesso a Cosa Nostra e già parlamentare; l'altra di Claudio Martelli, già ministro di Grazia e Giustizia nel governo Andreotti e promotore con Giovanni Falcone della Procura nazionale antimafia. Sabato mattina si prosegue con Armando Borriello, presidente “Sindacato Unitario Giornalisti Campania - Fnsi”, Leonardo Guarnotta, giudice istruttore di quel maxiprocesso a Cosa Nostra, e i giornalisti Francesco La Licata, inviato de La Stampa, Antonio Roccuzzo, caporedattore La 7 e Toni Mira, inviato di Avvenire.

Sotto la lente, nel pomeriggio, i casi Cutuli e Alpi con Leonida Reitano, presidente Associazione Giornalismo Investigativo, Luciano Scalettari, vicedirettore di Famiglia Cristiana; e il caso Mattei analizzato da Lorenzo Calò caporedattore de Il Mattino di Caserta con Sabrina Pisu inviata Euronews e con Enzo Calia sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Milano che all’epoca in cui era sostituto procuratore di Pavia ha riaperto il caso sull’omicidio del presidente dell’Eni.

Domenica mattina, con Rosaria Capacchione senatrice, inviata de Il Mattino, Augusto Di Meo, Renato Natale sindaco di Casal di Principe e Raffaele Sardo giornalista de La Repubblica, attenzione puntata sul caso di Don Giuseppe Diana e sul contesto in cui è maturato il suo omicidio a Casal di Principe. Al termine della VI sessione, è prevista una visita nella sacrestia in cui il prete anticamorra fu assassinato.

 
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