Animali esotici alla corte dei boss
Salva Piera, dall'Asia al Casertano

Animali esotici alla corte dei boss Salva Piera, dall'Asia al Casertano
di Mary Liguori
Domenica 17 Giugno 2018, 08:55 - Ultimo agg. 11:36
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La scimmia si chiama Piera. Ha un faccino simpatico e sembra innocua ma, tra le specie di mammiferi, rientra nella gamma degli animali aggressivi e pericolosi. Queste caratteristiche l’hanno condannata a quattro anni di purgatorio prima di riuscire, finalmente, a trovare casa.
Da ieri Piera è a Bologna, in un centro specializzato per animali esotici dove si prenderanno cura di lei. Si tratta di un esemplare adulto di macaco leonina e ha due grandi occhi tondi che illuminano la faccia rosa contornata da una criniera pelosa tondeggiante. Che ricorda appunto un leoncino. 
Grande più o meno quanto un cane di media taglia, Piera fu trovata dentro una gabbia il 30 giugno del 2014 davanti al Dog’s Town di Pignataro Maggiore. Abbandonata forse da qualcuno che se n’era stufato o semplicemente doveva partire per le vacanze e non sapeva a chi lasciarla. Una sorte che l’ha accomunata a tanti animali domestici, ma Piera, anziché su una piazzola dell’autostrada, è stata lasciata davanti a un centro veterinario che però di lei non avrebbe potuto prendersi cura.
Sono poche le strutture che possono ospitare scimmie e, dopo quattro anni, l’interessamento di una Procura, quella di Santa Maria Capua Vetere, della Prefettura di Caserta, del Ministero dell’Ambiente e dei Carabinieri del Nucleo Cites, finalmente, è stata trovata una casa per Piera. Da ieri vive a Bologna, nel centro per il recupero di animali esotici e specie selvatiche di Monte Adone. 
L’obiettivo degli specialisti sarà quello di farle perdere la dipendenza dall’uomo che, in tanti anni di cattività, ha inevitabilmente acquisito. Ma come ha fatto Piera ad arrivare nel Casertano? La sua è una storia misteriosa, che vagamente ricorda quella delle scimmie di Gibilterra, giunte sulla Rocca dei sudditi britannici in penisola iberica in tempi tanto remoti da averle rese le ultime, vere, guardiane delle Colonne d’Ercole. Le bertucce erano tanto care a Churchill che, negli anni 40 del secolo scorso, ne ordinò il ripopolamento ritenendo che la vita stessa della colonia inglese dipendesse dalla presenza delle scimmie a Gibilterra. Note per la loro curiosità, narra la leggenda, arrivarono in Europa nascoste nelle stive delle navi salpate dal Marocco. E solo di recente il test del Dna mitocondriale ha confermato che le scimmie di Gibilterra provengono dalle coste marocchine e algerine. Ma il macaco leonina di Pignataro Maggiore, una rara specie asiatiche che i trafficanti dell’Est vendono a 1500 euro, potrebbe avere tutt’altra storia. Il mercato nero di specie esotiche che non ha risparmiato tigri e caimani, costretti a lasciare foreste e lagune per allietare animali ben più pericolosi. I camorristi. Forse Piera era alla corte di un boss, chissà. Di certo era abituata alla presenza dell’uomo quando è arrivata al Dog’s Town. A ogni modo, i carabinieri forestali, diretti dal capitano Marco Trapuzzano, ieri l’hanno accompagnata a Bologna. Per lei inizia una nuova vita.
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