Terra dei fuochi, nuova sfida
antiroghi con la Procura

Terra dei fuochi, nuova sfida antiroghi con la Procura
Terra dei fuochi, nuova sfida antiroghi con la Procura
Lunedì 19 Giugno 2017, 17:40 - Ultimo agg. 18:14
2 Minuti di Lettura
Caserta. Velocizzare le indagini e utilizzare i risultati delle ricerche scientifiche come prove in tribunale e nei processi. E' stata, infatti, fissata per il  23 giugno in Procura, nell'ufficio del Procuratore, la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra la Presidenza della Giunta Regionale della Campania, la Giunta Regionale della Campania - direzione generale per la tutela della Salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale; firmerà il protocollo anche la Direzione Registro Tumori Infantili della Regione Campania, Direzione Registro delle Malformazioni e difetti congeniti della Regione Campania, l' Azienda Sanitaria Locale di Caserta, la direzione registro tumori della Asl di Caserta, la Direzione Servizio di Epidemiologia della Asl di Caserta, l'agenzia regionale protezione ambientale - Regione Campania, l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, il registro tumori della Asl Napoli 3 Sud finalizzato all'adozione di strategie condivise per la rilevazione di possibili rischi sanitari riferibili a criticità ambientali individuate nei comuni compresi nella giurisdizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Le indagini eseguite dalla Procura, retta da Maria Antonietta Troncone, hanno svelato un traffico di rifiuti speciali - anche pericolosi - provenienti da aree  situate nel centro-nord Italia e sversati illecitamente in varie località, fra cui alcune aree comprese nella provincia di Caserta e, in particolare, nell'area sud della Provincia. Ulteriori attività hanno confermato la pratica dell'interramento di rifiuti da parte di gruppi criminali e non solo.


La camorra, ma anche comuni cittadini con la complicità di criminali ambientali, hanno intombato rifiuti urbani e scarti di produzione industriale nei corsi d'acqua superficiali nelle stesse aree. E' noto, inoltre, che settantasette comuni, fra le province di Napoli e Caserta, sono entrati a far parte del sito contaminato di Interesse Nazionale (Sin) del Litorale Domitio-Flegreo, attualmente qualificato come Sir ( Sito Contaminato di Interesse regionale).

La situazione si è aggravata, in termini di inquinamento atmosferico, dagli incendi dolosi degli stessi sversamenti illegali. Considerato che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, per pervenire a un pieno accertamento dei fatti e alla completezza delle indagini di natura ambientale, anche con riferimento ai danni per la salute ricollegabili a condotte criminose, ha inteso avvalersi della collaborazione da parte degli enti attraverso lo scambio e l'acquisizione d'informazioni epidemiologiche ed ambientali, in modo da indagare se ricorra o meno un reale aumento del rischio d'insorgenza di patologie cronico-degenerative, con particolare riferimento a patologie neoplastiche e malformazioni congenite, ascrivibili a fenomeni dolosi di degrado ambientale. I dettagli delle modalità d'interazione con gli Enti sottoscrittori del protocollo verranno meglio precisati in sede di conferenza stampa alle ore 11 di venerdì. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA