Forza un posto di blocco e sperona una gazzella dei carabinieri, preso dopo la fuga

Forza un posto di blocco e sperona una gazzella dei carabinieri, preso dopo la fuga
di Gabriella Cuoco
Giovedì 20 Aprile 2017, 07:54 - Ultimo agg. 08:47
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CASERTA - Forza un posto di blocco e sperona una gazzella dei carabinieri durante un inseguimento per sfuggire ai militari. Il fratello va in suo aiuto ed entrambi finiscono in manette. Si tratta di Aniello e Giuseppe Zampella, rispettivamente di 19 e 21 anni, figli di Antonio Zampella, in carcere insieme all’altro figlio Alessandro, per l’omicidio di Francesco Correra alias Ciariello (capozona dei Belforte ucciso nel 2015).

Il tutto è accaduto ieri pomeriggio intorno alle 14,30. I militari dell’Arma della Compagnia di Maddaloni agli ordini del capitano Puca, durante un regolare posto di blocco lungo via Caudina, hanno tentato di fermare una Nissan Micra con all’interno Aniello Zampella, il quale viaggiava da solo e secondo una prima ricostruzione pare fosse diretto a casa. Il 19enne si è dato alla fuga proprio in direzione via Feudo, dove risiede in una delle palazzine Iacp, per poi essere bloccato in località Giardinetti, mentre tentava di dileguarsi in direzione della Valle di Suessola.

Aniello è stato ammanettato dopo l’interrogatorio di rito, insieme al fratello Giuseppe, che ha tentato di difendere il parente minacciando di morte alcuni carabinieri. I due sono finiti ai domiciliari, in attesa del rito abbreviato, con l’accusa di resistenza, minaccia, lesioni aggravate in concorso a pubblico ufficiale, nonché del danneggiamento dell’autovettura militare.

Si ipotizza che durante la fuga, Aniello Zampella si sia disfatto di qualcosa che avrebbe potuto creare problemi nel momento del fermo al posto di blocco. Ma, su questo punto, i militari non si pronunciano in quanto durante la perquisizione dell’autovettura (ora sotto sequestro) non è stato ritrovato nulla.
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