Pistola e spari al Klab di Aversa,
blitz della polizia, chiuso il pub

Pistola e spari al Klab di Aversa, blitz della polizia, chiuso il pub
di Marilù Musto
Domenica 21 Ottobre 2018, 13:00
2 Minuti di Lettura
Il locale è intestato a una donna bulgara con residenza a Mugnano di Napoli. La polizia di Aversa ha bussato alla sua porta, ieri, per notificare un ordine di chiusura del pub «Klab» di via Di Jasi ad Aversa, firmato dal questore di Caserta, Antonio Borrelli. Un colpo al cuore per un locale che nei weekend fa il pienone. Ma per la Questura è meglio che resti chiuso. Meglio per tutti, soprattutto per l'incolumità dei ragazzi che lo frequentano, probabilmente. La titolare del locale si è vista notificare, in pratica, il sequestro amministrativo: il discobar resterà off per 15 giorni. Il tutto, per evitare che ciò che è accaduto la notte fra il 14 e il 15 ottobre scorso, accada ancora.

Una lite iniziata nel pub si è trascinata nel parcheggio sotterraneo del locale per concludersi poi con un colpo di pistola esploso e ritrovato, poi, conficcato nel soffitto. La pistola è stata recuperata nel sotterraneo del «Klab», una calibro 9 con matricola cancellata: un colpo in canna e l'altro nel garage. Da qui, dai due proiettili sono partite le indagini delle forze dell'ordine.
 
Stando alla ricostruzione dei fatti, eseguita dalla polizia del commissariato di Aversa - diretta da Vincenzo Gallozzi - la sera fra il 14 e il 15 ottobre sarebbe scoppiata una violenta baruffa fra le mura del pub fra due gruppi di ragazzi che è poi proseguita nel sotterraneo. Quando il colpo è stato esploso, il buttafuori ha subito telefonato agli agenti di polizia che sono accorsi sul posto. L'auto con a bordo i ragazzi violenti, però, era già sparita nel nulla. C'è però un appiglio su cui aggrapparsi: le immagini catturate dalle telecamere del locale e di un'abitazione vicina. Se si riuscisse a rintracciare il numero di targa, potrebbe chiudersi il cerchio delle indagini. In realtà, la sera della rissa, i poliziotti avrebbero anche cercato di seguire le tracce un ferito negli ospedali di Aversa e Giugliano, senza successo. Il sospetto è che si tratti di una gang di bulli armati di tutto punto proveniente probabilmente, dalla cerniera napoletana. Si cerca fra Sant'Antimo, Giugliano e Melito, senza trascurare i paesi dell'agro aversano, come Casal di Principe o Parete.

L'inchiesta si affianca a quella di un'altra indagine, legata all'individuazione di un'auto pirata che venti giorni fa ha speronato una minicar con a bordo due giovani, feriti e ricoverati al «Moscati» di Aversa. A bordo della piccola autovettura c'era, infatti, una coppia di giovanissimi. L'incidente stradale, in verità era stato provocato da una macchina di grossa cilindrata, quasi certamente un'Audi che si sarebbe schiantata contro la minicar in via Ligabue, una strada poco distante dai locali della movida, al confine tra Parco Argo e Parco Coppola. La ricerca è nelle mani degli agenti della polizia municipale che, coordinati dal comandante Stefano Guarino, stanno brancolando nel buio.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA