È di qualche giorno fa il sequestro da parte del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della procura dell'arco di Diana antistante la basilica, ritenuto a rischio crollo; i sigilli sono stati posti anche a un immobile attiguo. «Per troppo tempo - sottolinea in una nota il Touring Club - a ridosso di queste antiche mura sono state costruite case e caseggiati di fortuna e abusivi, poi abbandonati. Con l'abbandono, il crescere di arbusti ed erbacce spontanee, con le pendenze in atto nella zona e quindi con la penetrazione delle acque piovane e con l'abbandono e la negligenza, si sono verificati i cedimenti e i crolli. È stato chiuso al pubblico anche il prezioso arco di Diana e vietato il semplice passaggio pedonale nella zona.
Inoltre, è stato riscontrato un largo foro nella parte bassa del muro antico dove questo circonda la zona absidale della Basilica, per cui l'acqua penetra agevolmente nelle fondamenta, che sono poi le stesse del tempio di Diana. Questo si somma alla pericolosità determinata dalla parte collinare retrostante la Basilica occupata da fabbricati abusivi e in forte rovina perché abbandonati da tempo immemorabile e alla natura stessa del territorio. Per tutte queste ragioni il Touring Club Italiano lancia un appello affinché tutte le autorità preposte, nazionali e locali, e soprattutto il Ministero dei Beni Culturali, intervengano sollecitamente ed efficacemente per ripristinare un luogo che è un bene di valore storico, artistico, monumentale e religioso immenso». La Basilica benedettina di Sant'Angelo in Formis fu voluta dall'abate Desiderio, ed è l'unica ancora presente dopo la distruzione della contemporanea basilica di Montecassino costruita dallo stesso abate.