Traffico di rame, sgominata la gang:
ai domiciliari imprenditore dei rifiuti

rame
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di Mary Liguori
Venerdì 24 Giugno 2016, 12:33 - Ultimo agg. 17:49
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CASERTA - C'era una regia unica dietro le centinaia di furti di rame che hanno lasciato al buio interi quartieri del Casertano e mandato in tilt addirittura il traffico ferroviario. Una regia campana, al vertice della quale c'erano due imprenditori italiani che si servivano di una banda di rumeni che commetteva materialmente i furti. 
Otto persone sono finite in carcere e tre ai domiciliari con l'accusa di far parte di un'associazione finalizzata al furto e al riciclaggio di rame. Altre ventuno persone, tra le quali dodici imprenditori italiani, risultano indagate in stato di libertà. 
Una vera e propria holding, dunque, quella sgominata dalla polizia ferroviaria, nell'indagine coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone e dall'aggiunto Antonio D'Amato.
Secondo i risultati dell'indagine, iniziate sotto il coordinamento del procuratore Luigi Gay, il gruppo rimetteva in circolo rame rubato dalle Ferrovie dello Stato e dalle centrali Enel attraverso una rete trasnazionale in parte ignara in parte connivente. 
Il rame trafugato in Campania, confluiva in alcuni depositi di materiale ferroso nel Casertano e nel Napoletano, dove veniva ripulito dalle plastiche. A quel punto, giungeva in due fonderie del Nord, nelle città di Brescia e Mantova, e da qui ripartiva alla volta della Corea e della Cina. Il business fruttava migliaia di euro al mese. 

I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polfer di Napoli.

In carcere:

-Vanciu Cociui
-Serafim Raul Bacrau
-Gheorhe Iosif Ionasoaei
-Sorin Catalin Ionasoaei
-Faruk Emilian Tudorache 

Agli arresti domiciliari:

-Giuseppe Falcone, imprensitore di Castelvolturno titolare di attività di compravendita e stoccaggio metalli
-Romica Nistor, residente a Casal di Principe

Obbligo di presentazione alla pg e interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per 6 mesi:

-Bruno Cavagnoli, di Napoli, titolare di attività commerciale di compravendita di materiali ferrosi.

Sono in corso attivissime indagini tendenti al rintraccio di altri 4 cittadini rumeni, al momento irreperibili, di cui 3 colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere ed 1 da ordinanza di sottoposizione al regime degli arresti domiciliari.
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