Quattordicenne in coma,
«Ma Parete non è il Far west»

Quattordicenne in coma, «Ma Parete non è il Far west»
Quattordicenne in coma, «Ma Parete non è il Far west»
di Marilù Musto
Venerdì 29 Dicembre 2017, 13:31 - Ultimo agg. 13:35
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«Questo paese non è il far west». In difsa di Parete arriva il sindaco, Gino Pellegrino, che si è detto «dispiaciuto» e «addolorato» per la descrizione fatta dai telegionali e dalla carta stampata del paese che amministra, Parete, ultimo comune della «cintura» casertana prima di arrivare a Giugliano in Campania, provincia di Napoli.  Proprio per oggi, Pellegrino ha organizzato una fiaccolata per sensibilizzare la popolazione affinchè qualcuno parli se ha visto sparare dei colpi di pistola il pomeriggio della vigilia di Natale.  «Dopo gli attentati dinamitardi di inizio anno ci ritroviamo a scendere in piazza di nuovo. Questa volta con una carica emotiva in più: c’è in bilico la vita di un ragazzo - spiega Pellegrino - in questi giorni non solo abbiamo sofferto per Luigi, ma lo abbiamo fatto anche nel leggere alcuni giornali in cui la nostra comunità veniva descritta come il “Farwest”, un popolo di “omertosi”. C’è chi ha scritto che “Luigi è stato ferito due volte: dal colpo di pistola e dal silenzio dei paretani”. Da sindaco di Parete queste frasi mi hanno fatto male, molto male». 
«Come paretani ci troviamo ad affrontare il momento più difficile di sempre - continua Pellegrino - un ragazzo di soli 14 anni, un nostro figlio, poco più di un bambino, si trova a lottare tra la vita e la morte per colpa di un balordo. Non conosciamo ancora l’autore e le motivazioni. Potrebbe essere una fatalità ma potrebbe essere anche un male che pensavamo superato e invece ritorna con maggiore violenza e crudeltà». Il sindaco fa riferimento alla possibilità che il proiettile sia stata sparato per colpire volontariamente qualcuno e alla possibilità che Luii sia una vittima innocente.
«Purtroppo in questo anno la nostra comunità è stata sotto i riflettori nazionali a causa di quattro episodi tragici: le bombe notturne della camorra di gennaio e febbraio, il giovane Vincenzo Ruggiero trucidato e fatto sparire per motivi di gelosia, i due genitori anziani uccisi dal figlio malato e adesso lo sparo al piccolo Luigi. Si sono incrociati una molteplicità di mali che la nostra comunità ha solo subito e nulla c’entra con “l’essere paretano” e con la nostra collettività. Solo chi non conosce la nostra comunità può pensare e scrivere alcune assurdità. Sono certo che nel caso di Luigi se qualcuno avesse visto non si sarebbe girato dall’altra parte. Chi aveva degli elementi li ha raccontati. Infatti non è necessaria una denuncia, basterebbe anche una semplice segnalazione. Ognuno di noi, anche se ha degli elementi che potrebbero sembrare non rilevanti segnalateli comunque ai Carabinieri oppure se avete preoccupazioni potete inviarle in forma anonima alle forze dell’ordine. Ogni cosa può essere utile alle indagini». 
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