Provincia senza fondi, scuole a rischio

Una protesta dei genitori del liceo Pizzi inagibile
Una protesta dei genitori del liceo Pizzi inagibile
di Lia Peluso
Sabato 23 Luglio 2016, 11:39 - Ultimo agg. 13:53
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CASERTA - La Provincia di Caserta rischia di non riuscire ad approvare il bilancio stabilmente riequilibrato, ossia il primo documento contabile dopo la dichiarazione di dissesto. Servono circa 31 milioni di euro per far quadrare i conti. La Provincia ha entrate per circa 80 milioni di euro ma deve versare allo Stato un contributo di circa 64 milioni e con quello che rimane l’ente di corso Trieste non riesce a far fronte alle spese per il personale e ad assicurare la copertura finanziaria per le competenze prevista dalla legge di riforma delle Province, vale a dire la manutenzione delle strade e degli edifici scolastici di secondo grado.

La situazione è critica e a confermarlo è la nota a firma del presidente Angelo Di Costanzo inviata alla prefettura, al governatore Vincenzo De Luca, al questore, alla procura e ai comandanti provinciali delle forze dell’ordine. Nella nota è stata rimarcata «l’impossibilità per la Provincia di garantire l’assolvimento delle funzioni e dei servizi essenziali richiedendo un urgente convocazione di un tavolo di confronto interistituzionale, nonché la convocazione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza». In particolare, nella nota, si fa riferimento «all’impossibilità di predisporre un’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, al non poter ottemperare alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade con relativa chiusura di diverse arterie, inoltre tutti gli autoveicoli dell’ente, compresi quelli della polizia provinciale sono bloccati a causa del mancato rinnovo dell’assicurazione rca».

Ma la situazione particolarmente grave denunciata da Di Costanzo è quella delle scuole superiori, tutte sprovviste del certificato prevenzione incendi e di tutti i certificati relativi ai lavori di adeguamento e come si legge dalla nota «a far data dal primo gennaio 2017 tutte le scuole superiori saranno fuori legge e di esse dovrà necessariamente essere predisposta la chiusura». Il presidente Di Costanzo e il consigliere provinciale con delega alla viabilità e all’edilizia scolastica Stefano Giaquinto sono anche pronti a rassegnare le dimissioni «qualora - come hanno affermato congiuntamente - non si abbia nessun riscontro positivo dal governo nazionale, nel garantire le risorse necessarie per la normale continuità delle funzioni essenziali dell’ente Provincia riguardanti l’Edilizia scolastica e la Viabilità». Per lunedì è già stato fissato un incontro con tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori della provincia di Caserta. «Chiederemo, attraverso l’Upi, di avere - ha detto Di Costanzo - la quota più alta possibile del finanziamento previsto dal governo per intervenire, sin da subito, nelle scuole e garantire la ripresa delle lezioni senza intoppi in tutti gli istituti. Grazie al lavoro dell’onorevole Sgambato e di altri parlamentari campani – ha aggiunto Di Costanzo – è stato riconosciuto che la Provincia di Caserta, a causa del dissesto finanziario, si trovi nelle stesse difficoltà che in passato hanno vissuto le Province di Crotone e di Biella. Per quei due enti, il governo ha stabilito di non far corrispondere il contributo imposto dalla legge Delrio alle province. Per Caserta questo significherebbe non dover pagare sessantaquattro milioni di euro, somma che ci permetterebbe di riequilibrare il bilancio e di riprendere le nostre regolari attività. La prossima settimana, assieme all’onorevole Camilla Sgambato e al consigliere provinciale Angelo Sglavo, avremmo un incontro con il viceministro all’Economia per affrontare questa situazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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