I prof: «Noi della fase C penalizzati, fateci rientrare in provincia»

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di Diamante Marotta
Giovedì 17 Agosto 2017, 08:37
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CASERTA - Sono centinaia i docenti casertani entrati in ruolo con la fase C della legge 107/2015, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento, che continuano a lavorare nelle scuole del Nord e del Centro Italia. Docenti che protestano e sono sempre più arrabbiati perché non riescono a ottenere ancora il trasferimento in Provincia. La criticità riguarda soprattutto i docenti di scuola primaria, quasi tutte donne, molte ultracinquantenni, che hanno dovuto lasciare la famiglia, i figli, gli affetti più cari per accettare la nomina in ruolo in una sede del Nord. Tra le città ci sono Venezia, Udine, Padova, Milano, Trieste e Genova. I più «fortunati» sono andati a Bologna, Firenze e Roma.
Docenti arrabbiati che pochi giorni fa hanno costituito il comitato «Immobilizzati Caserta» per farsi sentire con delle proposte e dare sfogo alla loro rabbia. L’ultima iniziativa è quella di consegnare nelle mani del provveditore, Vincenzo Romano, un documento di proposta, per «un piano di rientro» dei docenti della provincia di Caserta che «hanno subito gli effetti negativi della Legge 107/15 e dell’algoritmo a cui è stata legata la mobilità». «Noi docenti casertani – è scritto nel documento del comitato “Immobilizzati Caserta” - chiediamo al Presidente del Consiglio, al Ministro dell’Istruzione e ai massimi esponenti del decentramento amministrativo di porre rimedio all’enorme disagio sociale e alle violazioni di diritto che la legge 107 ha creato nei nostri confronti».
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