Primarie Pd, si va al voto in 93 seggi

Primarie Pd, si va al voto in 93 seggi
di Lorenzo Iuliano
Sabato 22 Aprile 2017, 07:53 - Ultimo agg. 11:52
2 Minuti di Lettura
CASERTA - Il Partito democratico in provincia di Caserta va al voto in centri sociali, aule consiliari, perfino nella sede di un cineforum (San Tammaro) e nel capoluogo si conferma la scelta della chiesa del Buon Pastore. La commissione provinciale per il congresso ha dato ieri il via libera all’indicazione dei seggi per le primarie del 30 aprile. Sono 93 in totale, distribuiti in tutta Terra di Lavoro. In molti casi si è privilegiato il circolo locale come sede delle urne, in seconda battuta le aule consiliari, ma si è dato spazio anche a soluzioni alternative come la sede della Protezione civile (Santa Maria a Vico) o strutture private. Alcune piccole realtà sono state accorpate in un unico seggio e i simpatizzanti di ogni Comune avranno l’occasione di esprimere la loro preferenze sui tre candidati in campo: l’ex premier e segretario uscente Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Tre i seggi nel capoluogo, tutti nella chiesa di don Antonello Giannotti, come anche a Sessa Aurunca (patria di Oliviero) e a Marcianise, due invece ad Aversa, Capua e Maddaloni. 

La scelta dei seggi è stato il primo atto firmato dal neo presidente della commissione casertana per il congresso, Francesco Di Nardo, esponente della mozione Orlando, che per una serie di veti incrociati tra i renziani è riuscito a prevalere, nonostante fosse minoranza. Sempre nella seduta di ieri l’organismo ha provveduto alla sostituzione dell’ex presidente Cira Napoletano (candidata come capolista dei renziani nel collegio di Caserta). Al suo posto entra Francesco Funaro (quota Emiliano) a completare la squadra dei nove membri che sono il cuore organizzativo delle primarie e si riuniscono incessantemente in un tour de force per garantire che l’appuntamento di fine mese sia davvero una festa della democrazia, come tutti auspicano, nonostante le feroci divisioni interne. Dopo i cambi, la commissione è attualmente composta dal presidente Di Nardo, Gianfranco Piccirillo, Teresa Cerchiello, Eugenia Oliva, Claudia Frisoni (dei Giovani democratici, subentrata a Raffaella Zagaria candidatasi capolista per Orlando nel capoluogo), Mimmo Iovinella, Matteo Donisi, Carlo Scatozza e l’ultimo arrivato Funaro. Lunedì il prossimo vertice per lavorare alla designazione dei presidenti di seggio e degli scrutatori, altro compito non facile visto il delicato equilibrio tra correnti da rispettare.

Il 30 aprile si voteranno le liste bloccate per eleggere i 12 esponenti che andranno a far parte dell’assemblea nazionale del partito. In campo in totale ci sono 36 candidati per le tre mozioni, divisi in formazioni da quattro su tre collegi, quelli senatoriali del vecchio Mattarellum. Tante le donne e i big.
© RIPRODUZIONE RISERVATA