Fermata la gang dei rapinatori
di tir carichi di tabacchi: 10 arresti

Presa la gang dei rapinatir: 10 insospettabili in manette
Presa la gang dei rapinatir: 10 insospettabili in manette
Mercoledì 19 Luglio 2017, 12:42 - Ultimo agg. 13:57
3 Minuti di Lettura
Marcianise. Rapinatori di tir nella zona industriale di Marcianise da un lato, rivenditori di tabacchi del Monopolio di Stato, frutto di rapine, dall'altro: erano questi i tratti caratteristici di dieci persone che facevano parte, stando alle indagini, di un'associazione per delinquere finalizzata alle commissione di rapine a mezzi industriali con armi e al sequestro di persona ai danni del trasportatore.

Ogni carico rapinato aveva un valore di 2.000.000,00 di euro. Così, questa mattina, sono finiti agli arresti domiciliari Salvatore e Raffaele Truglio, Gennaro Cosentino, Cosimo Magliozzi e Rocco Zambrano. Nel carcere di Poggioreale sono invece rinchiusi: Antonio Russo, Gennaro e Cannine Truglio, Vittorio Velotto e Massimiliano Truglio. Tutti sono stati ritenuti dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere responsabili di varie rapine. La complessa attività d'indagine della Polstrada - coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere retta da Maria Antonietta Troncone - ha consentito di dimostrare l'esistenza di un gruppo di pluripregiudicati, dedito alla commissione di rapine ad autoarticolati carichi di tabacchi del Monopolio dello Stato. Prendere di mira un tir con tanto di satellitare installato, imponeva un'organizzazione di mezzi e uomini particolarmente complessa.
La gang operava in modo professionale seguendo un "modus operandi" che è stato ricostruito in modo minuzioso a seguito dell'incrocio dei dati tecnici ( tabulati, intercettazioni ambientali , telefoniche, e video riprese ) e di quelli dichiarativi ( forniti dalle vittime).
Le indagini hanno consentito di individuare due garage nella disponibilità dei Salvatore e Raffaele Truglio, vere basi logistiche, da cui partivano gli autoarticolati condotti dai rapinatori. I sodali lasciavano le loro autovetture in questi garage e le riprendevano al termine delle rapine. Anche la refurtiva veniva portata nei garage dove la si nascondeva in attesa di essere venduta al dettaglio.

Le rapine messe a segno dal gruppo criminale venivano eseguite attraverso un metodo ben preciso. Gli autoarticolati condotti dai rapinatori si posizionavano nei pressi del sottopasso dell'uscita di Caserta sud direzione Centro Commerciale Campania, dove normalmente transitano questi veicoli che effettuano i trasporti delle sigarette. Alla loro vista i rapinatori a bordo di autoarticolati, seguivano il mezzo in modo da bloccargli la strada. In maniera repentina due o tre di loro armati di pistola assalivano il conducente, lo legavano con fascette da elettricista e si posizionavano alla guida del camion che veniva portato in un luogo isolato. Nello stesso tempo, venivano utilizzati i Jammer per bloccare il segnale del satellitare. Il camion con l'autista veniva portato in un deposito già individuato  grazie a precedenti sopralluoghi, dove si effettuava il trasbordo della refurtiva sugli autoarticolati a disposizione del gruppo criminale.
Per eludere possibili intercettazioni e controlli, ogni membro dell'associazione al momento delle rapine avevano in uso telefoni cellulari dedicati, lasciando i telefoni intestati a loro all'interno delle autovetture.



I colpi



Nel mese di ottobre 2015, durante la fase delle indagini, era stata compiuta una rapina ai danni di un autotrasportatore di nazionalità spagnola che trasportava tabacchi lavorati, perpetrata sempre con uso delle armi. Durante questo colpo, grazie al monitoraggio costante delle utenze e di alcune autovetture nella disponibilità dei rapinatori, il personale della squadra di polizia Giudiziaria del Compartimento Polstrada di Napoli riuscì ad impedire la buona riuscita della rapina e a recuperare l'intero carico, sottoponendo a sequestro anche dei Jammer utilizzati dal gruppo criminale.


Nel novembre del 2015, con l'approssimarsi delle festività natalizie, il gruppo di rapinatori si appropriò indebitamente di un veicolo industriale carico di frutta secca per poi rivendere il carico al "mercato nero". Anche in questa occasione l'intero carico fu recuperato dalla Polizia Giudiziaria della Polstrada di Napoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA