Anziani genitori sgozzati: convalidato il fermo in carcere per il figlio

Anziani genitori sgozzati: convalidato il fermo in carcere per il figlio
Giovedì 23 Novembre 2017, 14:43 - Ultimo agg. 18:51
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È stato convalidato il fermo del 40enne Graziano Afratellanza, accusato di aver sgozzato i suoi genitori nella notte tra domenica e lunedì nell'abitazione in cui vivevano, a Parete nel Casertano. L'uomo resterà in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Napoli Nord per il reato di omicidio volontario. Afratellanza, con problemi psichici, ha ucciso il padre Giuseppe di 82 anni e la madre Antonietta di 78, mentre erano a letto; probabilmente i due anziani dormivano quando Graziano, in preda a un raptus di follia, ha preso il coltello dalla lama lunga 14-15 centimetri e ha iniziato a colpire i genitori, infierendo sui loro corpi, soprattutto all'altezza della gola; raccapricciante la scena presentatasi ai carabinieri giunti sul posto dopo essere stati chiamati dalla moglie di un altro figlio della coppia.

Il 40enne, dopo il fatto, è fuggito ma dopo alcune ore è stato intercettato a bordo della sua Passat da una pattuglia e fermato; in auto aveva parecchi indumenti con cui pensava di potersi dare alla macchia. Al cospetto dei militari e del sostituto Valeria Esposito della Procura della Repubblica di Napoli Nord, Afratellanza non ha fornito alcun elemento utile, come se non si fosse ancora reso conto di quanto accaduto; ma per la Procura l'uomo, seppur in preda a un istinto omicida, non era incapace di intendere e di volere al momento del fatto, tanto da scappare subito dopo aver ucciso i genitori.

Il 40enne Afratellanza era in cura presso l'Asl per problemi psichici, in qualche circostanza in passato, ha raccontato qualche parente, se l'è presa con la madre, aggredendola, ma non ha mai tenuto un comportamento così violento da far pensare ad un epilogo tanto drammatico; non c'erano denunce a suo carico, anche perché i genitori era persone molto umili e semplici, che ancora lavoravano la terra nonostante l'età. Ancora incerto dunque il movente; la sera prima del duplice omicidio pare non ci fosse stato alcun litigio tra i coniugi Afratellanza e il figlio.

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