Martini, Manzini, Merlin e Simeoni
quel poker di italiane da ricordare

Da sinistra Sarina Biraghi, Lidia Luberto, Lorenzo Calò, Laura Cesarano Jouakim e Nadia Verdile
Da sinistra Sarina Biraghi, Lidia Luberto, Lorenzo Calò, Laura Cesarano Jouakim e Nadia Verdile
di ​Roberta Buonpane
Sabato 18 Marzo 2017, 15:53
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Restituire visibilità e attenzione a quelle donne che hanno dato il loro contributo alla crescita del Paese e che la storia ha collocato nelle periferie della narrazione: è questa la mission della collana “Italiane”, diretta da Nadia Verdile, che ieri ha presentato il suo «poker in rosa» nella biblioteca del seminario di Caserta alla presenza di tantissimi studenti, giornalisti ma anche semplici lettori. Una simpatica e sottile entreé curata da Dafne Rapuano e Francesco Maienza ha dato il via all’incontro moderato da Lidia Luberto e al quale sono intervenuti, oltre a Verdile, il responsabile della redazione casertana del Mattino Lorenzo Calò e due delle autrici, le giornaliste Laura Cesarano Jouakim e Sarina Biraghi. Sono donne che raccontano donne: quattro biografie illustri dimenticate dalla storia narrate da scrittrici d’eccezione con l’obiettivo ultimo di incentivare la lettura e il desiderio di conoscenza. Si tratta di Maria Eletta Martini, vicepresidente della Camera dei Deputati; Gianna Manzini, scrittrice italiana, vincitrice del premio Viareggio e del Campiello; Lina Merlin politica, partigiana e insegnante, famosa per la legge del 1958 con la quale furono abolite le case chiuse; Sara Simeoni campionessa olimpica e medaglia d’oro nel 1980, primatista del mondo con la misura di 2,01 metri stabilita due volte. 
A dar voce ai personaggi, oltre alle tre autrici presenti ieri all’incontro, anche l’ex ministro ed ex sindaco di Napoli Rosa Jervolino Russo che ha aderito al progetto e ha curato la monografia su Maria Eletta Martini. «Italiane è un’opera coraggiosa e originale – ha sottolineato Lorenzo Calò – la visione è costruttiva e non quella piagnona alla quale siamo di recente abituati. Credo che l’universo femminile sia fondamentale e sono d’accordo con Papa Francesco quando dice che la donna porta l’armonia che fa del mondo una cosa bella». A fargli eco anche Nadia Verdile che, oltre che a parlare di Gianna Manzini, ha spostato l’attenzione su Caserta. E poi la storia di Sara Simeoni, la campionessa che dovette «saltare due volte» per vedersi riconosciuto il record del mondo poiché il suo primato era stato «offuscato» in tv da una partita di calcio, raccontata da Sarina Biraghi (ex direttrice del Tempo); o quella di Lina Merlin, «pericolosa» per i fascisti e perseguitata solo perché voleva che lo Stato non fosse più sfruttatore, raccontata da Laura Cesarano. Ad arricchire la presentazione la lettura di alcune pagine di ciascuna biografia. Il cofanetto - 4 volumi formato pocket - è uscito per Maria Pacini Fazzi Editore.
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