Campania choc: sul lungomare degli orrori, ragazzini in vendita

Campania choc: sul lungomare degli orrori, ragazzini in vendita
di Pierluigi Benvenuti
Lunedì 15 Ottobre 2018, 11:26 - Ultimo agg. 11:55
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Chiacchierano tranquillamente sul marciapiede in brecciato del lungomare sud di Mondragone. Qualcuno fuma una sigaretta o beve una bibita. Qualche altro si siede sul muretto vicino la spiaggia o per terra. Qualcun altro ancora va avanti e indietro su una vecchia e scolorita bicicletta. Sembrano normali giovani in riva al mare. Sorprende che siano tutti stranieri, rom di origine bulgara, egiziani, nordafricani. Poi arrivano delle autovetture, si fermano a poca distanza, lampeggiano, lanciano dei segnali. Un ragazzino si avvicina, un veloce scambio di battute e, dopo, ognuno si allontana per la sua strada. Poi, qualche minuto più tardi, li rivedi stranamente insieme in luoghi isolati.

È il mercato della prostituzione maschile a Mondragone. Ombre, giovanissimi e giovani, d'età compresa tra i quindici ed i venti anni, abitanti in città oppure nei paesi limitrofi, dimenticati e abbandonati da tutti. Sbucano dal nulla, specie verso l'imbrunire o nel tardo pomeriggio. E si offrono per pochi soldi, qualche decina di euro o dei piccoli regali, a uomini in cerca di nuove avventure, emozioni forti e diverse. Gli amplessi si consumerebbero in macchina o in zone nascoste, lontane dagli occhi indiscreti, protette da canneti e sterpaglie, sulla spiaggia oppure nelle traverse buie del lungomare, tra cumuli di rifiuti abbandonati. Niente romanticismo, come la vicinanza del mare e il tetto di stelle potrebbero far intendere. Solo degrado, abbandono, squallore materiale e morale.
 
Al di là dei racconti e delle presunte testimonianze dei protagonisti, nessuna denuncia e nessuna coppia è stata colta in flagranza. Eppure, se uno dei due è minorenne, ci sono gli estremi per un reato a carico dell'adulto. Solo degli strani movimenti. Quei ragazzi potrebbero essere lì semplicemente per passare un po' di tempo in compagnia. E quegli uomini, anche anziani, da soli in macchina, potrebbero star leggendo il giornale. Non necessariamente devono essere lì per acquistare del sesso a buon mercato. La coincidenza insospettisce. Gli strani movimenti tra il depuratore di Mondragone, la foce del Savone, lo scheletro di un ristorante distrutto dalle fiamme e chiuso da anni, il piazzale dove doveva sorgere l'approdo per i pescatori non è sfuggito ai cittadini ed alle forze dell'ordine.

La crescente presenza di stranieri, la multietnicità del territorio, la mancanza di lavoro favoriscono evidentemente situazioni di degrado e fenomeni di questo genere. Giovani e giovanissimi, senza controllo, con la necessità di sbarcare il lunario possono facilmente ricorrere ad ogni espediente per racimolare qualche euro, piccoli furti, spaccio di droga e, perché no, anche prostituzione. «Non abbiamo prove oggettive. Non ci risultano denunce né altri riscontri concreti. Continueremo comunque a monitorare la situazione, pronti ad adottare tutte le misure e gli interventi che la legge ci consente, qualora chiamati in causa davanti a fatti concreti», afferma il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico. Del resto, situazioni complicate non mancano. A Pescopagano, ad esempio, oppure nei palazzi Cirio. Decine i ragazzi e i bambini che giocano tra i porticati. «Sono ragazzi difficili, ma qui non c'è traccia di prostituzione», afferma il parroco della vicina chiesa di san Rufino don Osvaldo Morelli. «Le mamme sono fuori, al lavoro nei campi. Loro sono lasciati soli e si rendono protagonisti di furtarelli o episodi di vandalismo», aggiunge don Osvaldo. La parrocchia ha pensato di organizzare dei corsi di alfabetizzazione e di lingua italiana.
 
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