Lotta all’evasione fiscale
accordo Procura-Finanza

Lotta all’evasione fiscale accordo Procura-Finanza
Martedì 19 Settembre 2017, 09:14
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Il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Caserta, Pellegrino Eboli e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, Andrea Mercatili, hanno siglato un protocollo di intesa volto a rafforzare il coordinamento investigativo, tra l’Autorità giudiziaria e l’Amministrazione finanziaria in ambito locale. 
L’obiettivo principale dell’accordo è quello di potenziare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, con particolare riguardo ai fatti di maggiore pericolosità e allarme sociale, come le frodi transnazionali; l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti; la creazione di schermi societari al solo scopo di inquinare i mercati; il conseguente riciclaggio di proventi illeciti derivanti appunto dall’evasione fiscale. Del resto, spesso, la commissione di frodi fiscali, l’utilizzo di fatture false e di contabilità opache o artefatte sono reati spia di disegni criminali di più vasta portata, che permettono anche a pericolose e organizzate consorterie criminali di infiltrarsi nel tessuto economico e imprenditoriale, creando risorse finanziarie occulte e nascondendosi dietro prestanomi e società appositamente creati. Per migliorare, quindi, l’incisività complessiva e la tempestività dell’azione di contrasto, le parti del protocollo si sono impegnate a potenziare, semplificare e accelerare i flussi di comunicazione reciproci, potenziando l’innovazione tecnologica dello strumento informativo e telematico; e ciò al fine di consentire all’Autorità giudiziaria inquirente di assumere, con tempestività, la direzione delle indagini, assicurando nel contempo un coordinamento costante ed efficace tra gli sviluppi amministrativi e penali dei singoli contesti oggetto di investigazione. 
Il protocollo, frutto di un articolato lavoro preparatorio, disciplina poi una serie di adempimenti procedurali volti a garantire, in tempi rapidi, la tassazione dei proventi illeciti derivanti da qualsivoglia attività criminale e l’indeducibilità fiscali dei «costi da reato», così da rendere sempre meno vantaggiosa, anche sotto il profilo tributario, la commissione di illeciti penali di natura economico-finanziaria. 
L’accordo prevede, inoltre, momenti di specifico confronto operativo tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate -con il coordinamento della Procura- nei casi in cui emergano fatti di maggiore pericolosità criminale, per il contrasto delle quali è fondamentale l’utilizzo tempestivo dei poteri e delle tecniche investigative propri della polizia giudiziaria, oppure qualora siano individuate fattispecie di evasione o di elusione particolarmente articolate e complesse, che richiedano una soluzione condivisa e coerente sul piano sia amministrativo che penale. Sono stati anche potenziati anche gli accertamenti economico-patrimoniali finalizzati a risalire alle modalità di reimpiego delle risorse finanziarie illecitamente accumulate, grazie all’evasione fiscale e, comunque, tesi a individuare i beni nella disponibilità, anche di fatto, degli evasori, al fine di procedere al rapido sequestro e, quindi, alla loro confisca definitiva.
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