ll massacro dei cani randagi
«Catturati di notte da ignoti»

l massacro dei cani randagi «Catturati di notte da ignoti»
l massacro dei cani randagi «Catturati di notte da ignoti»
di Paolo Ventriglia
Domenica 19 Agosto 2018, 17:17
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Ritorna l’incubo della sparizione di cani randagi. A lanciare l’allarme è l’associazione Passione Bau. «Ieri mattina - racconta un volontario dell’associazione animalista - l’operazione recupero degli animali a quattro zampe nel parco Emini 2, effettuata dalla polizia municipale insieme a operatori della ditta convenzionata con l’Asl, ha avuto esito negativo. Anche perché ci risulta che gli animali siano stati catturati da ignoti durante la notte precedente. E probabilmente uccisi. Abbiamo già allertato i legali dell’associazione per le denunce del caso. Oggi qualcuno ha deciso di risolvere il problema in maniera drastica, perché tanto sono solo cani. Sono state violate tutte le leggi in materia di protezione animali, ora siamo intenzionati ad andare fino in fondo per far identificare i responsabili. Facciamo appello alla sensibilità di tutti coloro che condividono la propria vita con un animale domestico. Non è una questione soltanto da animalisti, riguarda tutti». Numerose sono le segnalazioni di cittadini: sono sempre di più gli amici a quattro zampe che finiscono nelle mani di individui senza scrupoli. Ma non è la prima volta che da queste parti accade un fatto del genere, il fenomeno va avanti da almeno un paio d’anni.
«I cani - affermano gli animalisti - spesso sono inviati attraverso strutture compiacenti all’estero (Germania e Svizzera), venduti come cavie per laboratori dediti alla vivisezione per la sperimentazione cosmetica e farmacologia. O peggio rischiano di diventare carne da macello da usare durante l’addestramento di cani da combattimento. Insomma, sta nascendo un vero e proprio commercio intorno ai cani. Ma pare che anche i gatti siano entrati nel mirino di questa gang: pseudo dogsitter, molto abili, capaci di far impietosire le persone pur di portare a termine il loro progetto, naturalmente, se necessario si fanno affiancare anche da veterinari conniventi».
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