«La Regione riduce i bus per la provincia di Caserta»

«La Regione riduce i bus per la provincia di Caserta»
di Donato Riello
Giovedì 12 Gennaio 2017, 11:57
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CASERTA - Nel giro di otto giorni la spesa prevista per il trasporto pubblico della provincia di Caserta è calata di 7 milioni di euro. Si è passati, infatti, da 41 milioni di euro per 18 milioni di chilometri annuali a 34 milioni di euro per 16 milioni di chilometri. La decisione è stata presa dalla giunta regionale, responsabile del trasporto pubblico locale, che ha approvato due delibere a distanza di una settimana riguardanti il «Bacino Unico Regionale del Trasporto Pubblico Locale e relativa individuazione lotti».

Il primo documento, nel quale era previsto un piano economico più vantaggioso per la provincia di Caserta e il comune capoluogo, è stato approvato il 20 dicembre. Ma il 28 dello stesso mese, a seguito delle «raccomandazioni espresse dalla IV Commissione Consiliare permanente Trasporti», il governo regionale ha modificato il piano spostando alcune linee di autobus che operano nella zona di Aversa, dal lotto 3, cioè quello casertano, al lotto 4, cioè quello dell’area metropolitana di Napoli. Questo ha portato, di conseguenza, a un impoverimento del trasporto pubblico locale nella provincia di Caserta e nel capoluogo. A favore, come spesso accade, del territorio partenopeo. 

Ma cosa cambia per i cittadini casertani che ogni giorno prendono l’autobus? «In apparenza non cambia nulla – spiega Angelo Lustro della Cgil Filt Caserta – ma in pratica accade che il lotto della provincia casertana è meno appetibile per le grandi aziende e ciò porta il rischio che si interessino solo società di serie B, con la conseguente assenza di investimenti. Alla fine, quindi, le persone potrebbero trovarsi con un servizio meno efficiente». 
Lo spostamento sul lotto napoletano di questi 7 milioni di euro (per 2 milioni di chilometri annuali) riguarda le linee gestite dall’azienda napoletana Ctp che svolgeva il servizio tra Aversa e Napoli. Questo travaso di risorse è avvenuto, secondo la Regione, per garantire i lavoratori.

La decisione, però, non è andata giù a qualche sostenitore della giunta di De Luca. Il consigliere regionale del Pd, Gennaro Oliviero, infatti, ha chiesto la modifica urgente della delibera: «Così come pubblicato – rende noto Oliviero – l’atto mostra una serie di criticità che rischiano di compromettere seriamente l’erogazione di un servizio che possa dirsi minimamente valido per l’utenza in Terra di Lavoro. Il Lotto Caserta, non sarà affatto concorrenziale se confrontato con gli altri della Campania, con la possibilità che possano partecipare aziende dalle caratteristiche economico finanziarie tutt’altro che piacevoli. Per di più, si profila lo spettro di un pessimo servizio di mobilità ai cittadini di Terra di Lavoro, considerati i ridotti contenuti economici». 

Oliviero, a conclusione del comunicato, è molto duro: «Non può assolutamente passare il messaggio che il cambiamento portato avanti da questa Amministrazione regionale avvenga sulle spalle dei cittadini casertani».
Oggi la spesa annuale per la provincia di Caserta e il Comune capoluogo è di 37 milioni di euro per 18 milioni di chilometri. Solo il Comune di Caserta ha a disposizione 2 milioni di euro per 1 milione di chilometri. In futuro, con le nuove gare d’appalto che si faranno nel 2018 basate sulle cifre approvate dalla Regione, le cose dovrebbero cambiare. Ma ancora non è chiaro in che direzione. Nel frattempo lo scenario attuale non appare per nulla incoraggiante né a breve né a medio termine. 
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