«Ha ucciso e fatto a pezzi Vincenzo», l'ex militare assassino sospeso dal ministero

L’assassino di Vincenzo sospeso dal Minister
L’assassino di Vincenzo sospeso dal Minister
di Marilù Musto
Mercoledì 9 Agosto 2017, 23:15 - Ultimo agg. 10 Agosto, 18:39
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È stato sospeso dal servizio. Il suo stipendio è stato dimezzato del 50 per cento. Provvedimento preso. Manca il licenziamento, certo, ma per ora è questo il primo formale atto adottato dalla Direzione Generale del personale civile del Ministero della Difesa a Roma nei confronti di Ciro Guarente, l’assassino di Vincenzo Ruggiero. L’attivista gay di Parete è stato ucciso il 7 luglio scorso e ridotto in pezzi dall’ex militare della Marina, da un anno e mezzo spostato al reparto civile della Difesa. Guarente ha confessato il delitto dopo 12 ore di interrogatorio, ma ha cercato comunque di depistare le indagini facendo credere agli investigatori che il corpo della vittima fosse stato gettato in mare. La Procura di Napoli nord, infatti, dopo aver raccolto la versione di Guarente, risultata in parte non veritiera, e aver ritrovato parte dei resti del cadavere, sta cercando ora di identificare i complici di Guarente sentendo a più riprese amici e parenti dell’indagato, della trans Heven Grimaldi e del povero Vincenzo, «colpevole», stando all’assassino, solo di aver condiviso con Heven l’appartamento di via Boccaccio ad Aversa.
 

Quando i carabinieri di Aversa, lunedì scorso, hanno inoltrato alla segreteria del personale civile del Ministero l’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Napoli nord, i vertici del segretariato generale hanno avviato subito l’iter di sospensione cautelare dal servizio in via obbligatoria adeguandosi all’articolo 15 del Ccnl del 12 giungo del 2003.

Intanto, dalla Marina Militare fanno sapere che «la gestione delle relative pratiche giuridico-amministrative non è di competenza dello Stato Maggiore Marina, ma di apposita Direzione Generale». Dopo l’outing di Ciro, un anno e mezzo fa, infatti, l’assassino venne espulso dal settore militare e inserito in quello civile.

Dunque, Ciro Guarente che poteva godere di uno stipendio pubblico, ora percepirà il cinquanta per cento del denaro, così come previsto dall’agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni del Ministero.
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