Il sindaco Santillo: «Orta di Atella il Comune più giovane d'Italia, ma facciamo i conti con carenza di servizi e infrastrutture»

Il sindaco: speriamo in un aiuto del governo come per Caivano

Il sindaco Antonino Santillo
Il sindaco Antonino Santillo
di Alessandra Tommasino
Martedì 19 Dicembre 2023, 11:33
4 Minuti di Lettura

Si riconferma Orta di Atella il Comune più “giovane” d’Italia con un’età media, a fine 2022, di 36,9 anni (era 36,6 nel 2021). Il territorio al confine con la provincia napoletana detiene da tempo il primato, legato all’espansione edilizia incontrollata che nei primi anni Duemila, per il costo contenuto delle case, ha attratto un alto numero alto di nuovi residenti. Ne parliamo con il sindaco Antonino Santillo.

Sindaco, cosa significa amministrare la città più giovane d’Italia?  «Significa fare i conti con la necessità di dare risposte alle nuove generazioni, tenendo conto che un dato del genere esprime forte vivacità all’interno della nostra comunità.

Poter contare su una presenza così alta di giovani può essere di certo una leva per superare le criticità del territorio».

A cosa si riferisce in particolare? «A Orta di Atella c’è stata una elevata crescita demografica, con centinaia di unità abitative realizzate senza che venissero previsti servizi e infrastrutture e la conseguenza di disagi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. La comunità ha dimostrato di saper accogliere nuovi residenti provenienti soprattutto dal Napoletano ma purtroppo qui la vivibilità è davvero precaria».

Video

Un disagio che può diventare terreno fertile per la criminalità? «È questo il timore più grande: si parla tanto di Caivano, che è a pochi passi da noi, ma le difficoltà sono ovunque e forse da noi la situazione è perfino peggiore. Non riusciamo a garantire servizi e controllo del territorio, a causa della carenza di personale, solo quattro unità di polizia locale per una popolazione di 30mila abitanti. E purtroppo se la presenza di giovani è un valore aggiunto è anche vero che può essere un elemento attrattivo per la criminalità organizzata: penso allo spaccio di droga, ad esempio. E poi c’è un crescendo di atti di violenza e di bullismo. Ho segnalato la situazione anche alla prefettura di Caserta. Qui le istituzioni locali da sole non possono farcela, c’è bisogno dell’intervento del governo anche a Orta di Atella».

Quali sono le azioni che state mettendo in campo per i giovani? «Essendo un Comune in dissesto, l’accesso a molti fondi del Pnrr ci è precluso e così al momento restano ancora chiusi il Palazzetto dello sport e il campo sportivo, quest’ultimo trasformatosi in terra di nessuno per giovani che delinquono. Contiamo di aprire al più presto il parco pubblico per poter cominciare a dare segnali di normalità e uno dei nostri obiettivi è quello di attirare sul territorio l’apertura di una sede di un istituto superiore, per contrastare l’altissima evasione scolastica che si registra soprattutto dopo le medie inferiori».

I giovani ortesi partecipano alla vita politica? «La nostra amministrazione è abbastanza variegata in termini di età e conta anche uno dei consiglieri eletti più giovani d’Italia, Nicola Margarita, che sta lavorando al regolamento che presto sarà approvato in consiglio comunale per l’istituzione del Forum dei giovani. Sarebbe un primo passo per dare spazio e protagonismo alle nuove generazioni».

Quale futuro potranno avere quelli che restano? «C’è bisogno di ricostruire la normalità e ci auguriamo che possano arrivare aiuti speciali anche per Orta di Atella da parte del governo, dopo il buon lavoro che si sta facendo a Caivano. La macchina comunale ha bisogno di risorse umane e finanziarie per poter lavorare nel migliore dei modi per il bene dei cittadini e quindi anche dei più giovani».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA