Natale e Capodanno senza show alla Reggia di Caserta

Natale e Capodanno senza show alla Reggia di Caserta
di Lidia Luberto
Lunedì 17 Dicembre 2018, 09:05
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Il Natale alla Reggia quest'anno non ci sarà. Il monumento osserverà i regolari orari di apertura, ma non ci saranno concerti, iniziative, performance teatrali e rappresentazioni in abiti d'epoca, insomma un'altra storia rispetto a ciò che è successo negli ultimi tre anni, quando ai turisti che stavano arrivando sempre più numerosi, venivano proposte iniziative, manifestazioni, eventi per arricchire e rendere più attraente la visita al capolavoro vanvitelliano.

Quasi certamente non ci sarà neanche il Concerto di Capodanno dell'Orchestra sinfonica «Claudio Abbado» di Salerno che pure la Regione Campania aveva offerto alla Reggia: un'opportunità, per giunta a costo zero, che l'iter burocratico, reso più complicato dalla mancanza di un direttore in loco, farà perdere alla città. Ma tant'è.

Così la Reggia ritorna nel cono d'ombra dove era stata tenuta per troppo tempo e da dove faticosamente stava cercando di uscire. Una reggia che attraeva visitatori da lontano, ma che smuoveva anche turismo di vicinanza: erano tantissime le persone di Napoli, della Campania, della stessa Caserta e della provincia, che arrivavano al Palazzo reale, non solo per rivederlo, ma anche per partecipare a questo o quell'evento, per assistere a qualche concerto o proposta musicale, per godere della suggestione delle visite notturne. Invece, quest'anno, i turisti che volessero scegliere Caserta per trascorrervi una parte delle vacanze di Natale non dovranno aspettarsi troppo, almeno dalla Reggia dove non è stato attivato alcun progetto di valorizzazione.
 
«È come se si fosse spenta la luce che stava illuminando il massimo monumento casertano e con esso la città», dice Enzo Moriello, presidente della sezione turismo di Confindustria Caserta e ideatore e promotore di Casertawelcome, il format turistico recentemente attivato a cura di un gruppo di coraggiosi imprenditori del settore. «Preferisco credere che questa stasi improvvisa sia conseguenza dell'assenza di un direttore stabile e, dunque, reversibile appena sarà nominato il nuovo. Siamo consapevoli che un direttore ad interim e per giunta con responsabilità anche di altri musei non possa dedicare troppa attenzione al nostro, ma questo stand by non fa bene ad un percorso che si era ormai felicemente avviato. L'anno scorso fra le iniziative della reggia e il cartellone di eventi del Comune sembrava che la città fosse stata presa da un fermento positivo che dava fiato e speranza ad un settore, quello turistico, appunto, che cominciava a dare vistosi segni di ripresa. E da queste parte ce ne è particolarmente bisogno. Come c'è bisogno di proposte che attraggano i turisti soprattutto «stanziali», quelli, cioè, che rimangono in città almeno una notte. Invece così, si rischia di tornare a quel turismo «mordi e fuggi» che ha per anni penalizzato il nostro territorio. Intanto, una cosa è certa: nelle ultime settimane abbiamo registrato al nostro Infopoint, una consistente flessione nelle presenze turistiche, che un po' ci aspettavamo, in quanto novembre non è solitamente un mese di grandi spostamenti, e un po' ci preoccupa, perché dicembre non è partito meglio. Una tendenza confermata dalle prenotazioni alberghiere ancora oggi poco significative. Speriamo aggiunge Moriello - che si tratti solo di un fatto transitorio: si sa che certi momenti di pausa o di passaggio di consegne sono così, è la burocrazia italiana, ma proprio ora non ci voleva».
Intanto, la via della passata gestione della reggia è tracciata e in quel segno ci si sta muovendo attivamente, sebbene fuori dal perimetro vanvitelliano. Con «Comunalia» il cartellone di eventi organizzati dal Comune di Caserta, e anche con iniziative private come gli Aperitivi all'Enoteca provinciale nel corso dei quali si mettono in mostra le eccellenze enogastronomiche di Terra di Lavoro.
 
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