I fondi pubblici e l'aereo
mai realizzato: Proietti chiude

I fondi pubblici e l'aereo mai realizzato: Proietti chiude
I fondi pubblici e l'aereo mai realizzato: Proietti chiude
di Enzo Mulieri
Domenica 23 Luglio 2017, 07:55
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Capua. Si aggrava la crisi dell’Oma Sud, l’azienda del comparto aeronautico di Capua alla ricerca di una missione compiuta, come quella prospettata attraverso il progetto del velivolo Sky- car fermo al palo da più di un decennio. Malgrado il ricorso continuo a finanziamenti pubblici, la società guidata da Valter Proietti ha chiuso, per il momento, i battenti.
Una volontà che resta tutta da verificare dal momento che i dipendenti, circa 120, si ritrovano da pochi mesi in proroga di cig - cassa integrazione - dopo alterni tentativi di risalire la china attraverso ammortizzatori sociali, i più disparati.
A causa di nodi così intricati domani le maestranze, alle ore 10, effettueranno un sit-in davanti al Palazzo di Governo, al termine di una serie di iniziative di mobilitazione non solo per difendere il posto di lavoro, ma anche per rivendicare il pagamento delle spettanze bloccate da 5 mesi anche per intervenuti disguidi burocratici.
Durante l’ azione di protesta nel capoluogo saranno sostenute dalle organizzazioni sindacali di categoria che sulla vertenza già hanno prodotto uno specifico documento. «Dopo tanti anni si continuano a ribadire sia le difficoltà per la realizzazione del nuovo velivolo Sky - così viene rappresentato da ben 4 sigle di categoria – sia il ridimensionamento delle quote di lavoro delle società pubbliche, Finmeccanica prima, Leonardo poi, a causa di politiche di prezzo sempre più penalizzanti per l’indotto italiano».
Duro il commento, in particolare, della Fiom di Caserta: «Chiediamo alle istituzioni di intervenire – ha sostenuto il segretario provinciale, Massimiliano Guglielmi- Nell’immediato bisognerà garantire al più presto la riapertura dei cancelli». A supporto delle parti sociali è impegnata pure la politica, con Sinistra Italiana che attende risposte dal Governo in merito all’interrogazione avanzata agli inizi di maggio dal senatore Peppe De Cristofaro. Là dove si parlava «di una storia senza fine, con l’arrivo di fondi per svariati milioni di euro ed un progetto che poi non è stato prodotto».
Come ricordato in premessa, la storia di Oma Sud nasce dal 2004 quando il manager Proietti ebbe ad acquistare l’azienda dalla famiglia Tonti. Il suo obiettivo strategico era quello di lanciare sul mercato un prodotto certamente innovativo, ovvero un aereo bimotore a pistoni (5 posti) che avrebbe consentito un considerevole volume di carico; un obiettivo che sarebbe stato facilitato anche dalla disponibilità del vicino aeroporto «O. Salomone» di Capua. E fu proprio grazie a premesse così favorevoli che Oma Sud ottenne nel marzo 2011 l’importante convalida della certificazione più autorevole (Faa) che avrebbe fatto da apripista ad ulteriori risultati sia in campo europeo che internazionale. Tutte opportunità che nel tempo, però, si sono andate via via diradando, lasciando al sito di Capua ben poche speranza di ripresa.
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