L’effetto-Reggia non basta
pochi gli stranieri in hotel

La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta
di Attilio Nettuno
Mercoledì 22 Marzo 2017, 16:59
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Un appeal decisamente scarso per i turisti stranieri. Sono solo 91mila quelli che hanno pernottato in provincia di Caserta nel 2016, il 2,8 per cento delle province campane e lo 0,08 a livello nazionale. È quanto rivela uno studio pubblicato ieri dal «Sole 24 Ore» sui flussi turistici internazionali partendo dai dati forniti, distribuiti per regione e provincia, dalla Banca d’Italia, che dal 1996 realizza un’indagine campionaria annuale sul proprio turismo.
Secondo quanto riferisce l’analisi di Info Data i visitatori d’oltralpe che hanno scelto il Mezzogiorno sono stati 6 milioni 90mila (il 5,6 per cento del totale nazionale) di cui poco più della metà sono stati ospitati in strutture ricettive proprio della Campania (3 milioni 231mila). A livello regionale si assiste ad un vero e proprio monopolio di Napoli con 2milioni 459mila turisti stranieri registrati ed il 76 per cento del totale campano. Segue nella classifica regionale Salerno (583mila) e poi Terra di Lavoro, con 91mila visitatori pari al 2,8 per cento del totale regionale, mentre Benevento ed Avellino rappresentano rispettivamente l’1,8 e l’1,1 per cento con 62mila e 36mila visitatori nell’anno appena trascorso. 
Numeri che mostrano come, nonostante le performance positive della Reggia di Caserta, che ha chiuso il 2016 con 681021 visitatori ed un trend di crescita di circa il 37 per cento rispetto all’anno precedente, ci sia ancora tanto da fare. Insomma l’effetto Reggia ha portato ricadute limitate in termini di turismo internazionale. E sulla strada ancora in salita da percorrere interviene proprio il direttore del plesso vanvitelliano Mauro Felicori che spiega come «benché noi attori della cultura e del turismo in Campania dobbiamo essere fieri della crescita degli ultimi anni, e dentro questa cornice sono fierissimo del contributo allo sviluppo del turismo dato dalla Reggia, i dati nazionali sul turismo, come tutti gli altri sul settore devono esser per noi un bagno freddo di umiltà per la distanza ancora enorme che ci separa dal centro e dal nord Italia. Non sviliamo il nostro lavoro – prosegue il manager bolognese - ma numeri alla mano prendiamo atto che c’è tanto da fare e mettiamo l’accento su questo aspetto. In questo tanto da fare sono evidenti due cose su cui batto dal primo giorno: accessibilità ferroviaria e promozione nazionale e internazionale dei siti della Campania. Questa è la battaglia che dobbiamo fare – conclude Felicori - senza chiacchiere inutili e senza attardarsi in materie secondarie». 
L’analisi, infine, mostra come complessivamente siano stati 107 milioni 876mila i turisti stranieri che hanno visitato il nostro paese. Di questi circa il 65,8 per cento ha preferito le regioni del nord Italia (71 milioni e 533mila visitatori). È la Lombardia con i sui 22 milioni di visitatori a guidare la classifica delle regioni italiane più visitate, seguita da Veneto (13 milioni e 457mila visitatori) e Friuli Venezia Giulia (12 milioni 813mila). La classifica delle province più visitate, invece, è guidata da Roma con oltre 10 milioni di visitatori, poco meno della metà dell’intera Italia centrale che ne ha intercettati in totale 22 milioni 677mila. Chiude la classifica delle Regioni il Molise con appena 52mila visitatori registrati nel 2016. 
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