L'arte Dop tra Campania e Padania: sinergia mozzarella-grana

L'arte Dop tra Campania e Padania: sinergia mozzarella-grana
Martedì 12 Settembre 2017, 13:19
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La mozzarella di bufala campana che trova casa alla Reggia di Caserta, il Grana Padano che promuove la stagione lirica dell’Arena di Verona. I primi esempi di sinergia tra eccellenze agroalimentari italiane e beni culturali possono diventare un nuovo modello di sviluppo del territorio? È l’interrogativo intorno a cui ruota l’incontro formativo in programma questa mattina dalle 11 alle Cavallerizze reali, sede del Consorzio di tutela dell’oro bianco. L’iniziativa s’intitola proprio «Promozione e valorizzazione dei prodotti Dop e Igp attraverso i beni culturali», è promossa non a caso dall’Aicig, l’associazione che raggruppa i consorzi a indicazione geografica, e vedrà arrivare a Caserta i principali organismi di tutela dei prodotti Dop e Igp del Belpaese, dall’Asiago al provolone Valpadana, dal pomodoro San Marzano alla cipolla di Margherita di Savoia e al limone Costa d’Amalfi. 
Un appuntamento che nasce in vista del 2018, proclamato «Anno del cibo italiano» proprio dai due ministeri delle Politiche agricole e dei Beni culturali. Significa che si punta a valorizzare e promuovere l’intreccio tra cibo, arte e paesaggio, un volano possibile, una strada in realtà appena iniziata a essere battuta con l’esperienza del consorzio mozzarella in Terra di Lavoro. I prodotti Dop e Igp rappresentano un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all’export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21 per cento delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un più 9,6 per cento. Il settore Food, con i suoi 80mila operatori, vale 6,35 miliardi di euro alla produzione e registra una crescita al consumo dell’1,7 per cento. 
Due i nodi che saranno affrontati: innanzitutto come favorire il dialogo (troppo spesso difficoltoso e burocratico) tra i privati e il pubblico, per coinvolgere tutte le realtà di un territorio in una strategia di sviluppo; e poi come possono trovare nuove occasioni le piccole realtà consortili, con poche risorse a disposizione, ma simboli di intere aree di produzione con potenzialità tutte da esprimere.
Si comincerà alle 11 con l’introduzione di Rita Serafini, responsabile tecnico di Aicig. Poi i saluti di Carlo Marino, sindaco di Caserta e Mauro Felicori, direttore della Reggia vanvitelliana. La relazione introduttiva sarà a cura di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana Dop: «Il Consorzio alla Reggia: la sinergia fra patrimonio culturale e produzione enogastronomica – benefici per il territorio e replicabilità del modello» sarà il tema sviluppato. Interverranno inoltre Angelo Amato, presidente del Consorzio di tutela del Limone Costa di Amalfi Igp su «Il prodotto tradizionale e il suo territorio d’origine»; Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del formaggio Grana Padano Dop illustrerà l’esperienza tra Consorzio Grana Padano e Arena di Verona: «Un connubio tra eccellenze italiane conosciute in tutto il mondo». Chiuderà il maestro pizzaiolo Franco Pepe di «Pepe in Grani» che racconterà la valorizzazione dei prodotti Dop e Igp nella ristorazione e farà degustare una delle sue creazioni, la «pizza Scarpetta».
Domani inoltre, sempre nella sede del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala campana Dop, arriveranno i vertici dei Consorzi di Tutela di Asiago, Gorgonzola, Pecorino Sardo e Taleggio per la tappa del progetto congiunto «Grandi Formaggi Dop» dedicata alla Grande Distribuzione Organizzata, dal titolo «Qualità che piace e si vede!». Con una serie di appuntamenti in tutta Italia, i Grandi Formaggi Dop guidano gli operatori della Gdo in un percorso formativo per comunicare al meglio i prodotti a indicazione geografica. Leo Bertozzi, direttore di Aicig, aprirà i lavori con il racconto dei cinque prodotti, comprensivo di degustazione guidata. A seguire interverrà con i propri suggerimenti Luigi Rubinelli, esperto di marketing del settore alimentare.
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