«Il Consorzio Aurunco - spiega Emilio Forte, dipendente nonché delegato sindacale della Flai-Cgil - sta battendo ogni record di inefficienza e mala gestione.
Non ce la prendiamo con i commissari che sono gli unici che stanno provando a farci avere quanto ci spetta, ma con la politica, che continua a non mantenere le promesse». Con una situazione debitoria così disastrosa, e i conti-correnti dell'ente pignorati dai creditori, il Consorzio andrebbe messo in liquidazione con apposita legge regionale, «ma la politica continua a non volerlo per non perdere sostegno». A febbraio furono pagati degli stipendi arretrati con un escamotage, ovvero quello di far liquidare le mensilità da un altro consorzio, quello di Napoli-Volla, cui furono trasferite con delibera di giunta regionale, per un tempo limitato di tre mesi, le funzioni di quello Aurunco. «L'ulteriore delibera emessa dall'esecutivo regionale De Luca il 31 maggio scorso, proroga in pratica quella di gennaio per altri tre mesi, ma senza indicare i fondi a disposizione; a gennaio erano 500mila euro, ma sono quasi esauriti e non basteranno per assumere gli stagionali e pagare qualche arretrati ai dipendenti a tempo indeterminato».