Da fan a stalker, finisce l'incubo per Mesolella

Da fan a stalker, finisce l'incubo per Mesolella
di Claudio Lombardi
Giovedì 30 Marzo 2017, 20:08
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Un amore sfociato in ossessione. Scatta il divieto di dimora a Macerata, città dove risiede l'artista, e di avvicinamento ai luoghi da lui frequentati per una 46enne di Somma Vesuviana, fan, a dir poco, smisurata di Fausto Mesolella, chitarrista, cantautore e storico componente degli «Avion travel».

L'ordinanza, firmata dal gip Sebastiano Napolitano della Procura della Repubblica del Tribunale di Nola, è stata eseguita dai carabinieri di Casagiove, agli ordini del maresciallo capo Antonio Coppola. I militari, in tre mesi, hanno raccolto risultanze tali da convincere il giudice a emettere la misura restrittiva. Il provvedimento scaturisce da una serie di querele presentate da Mesolella nei confronti della sua «ammiratrice», cui è seguita una complessa attività di indagine, dalla quale è emerso che la donna, da tempo, lo insidiasse, con appostamenti, pedinamenti, regali non graditi, telefonate (finanche nel cuore della notte, sia sul cellulare che sul fisso), e valanghe di email e di post sul profilo personale e sulle fan page collegate all'artista e al gruppo. In un messaggio di posta elettronica sarebbe arrivata persino a minacciarlo di morte: «Ti ammazzo come un cane; è un piacere che non voglio demandare a nessuno», avrebbe scritto.
 
 

Mesolella, all'inizio, ha tentato di farla persuadere, confidando nel suo buonsenso; poi, ha disattivato alcune utenze telefoniche e ha cercato di bloccare le incursioni della donna sul web. Tutto inutile: la 46enne ha continuato a invadere la sua sfera privata e a usargli violenza psicologia. Non contenta, anzi sentendosi rifiutata, il suo attaccamento morboso è sfociato in odio e rivalsa anche sulla moglie, Elisa Vetrella, e sulla figlia dell'artista, G., di appena 15 anni. Un atteggiamento ritenuto dagli inquirenti persecutorio, un vero e proprio stalking, tale da condizionare l'esistenza dell'intera famiglia, che abita in via Garibaldi, costretta a cambiare abitudini di vita.

L'ira della donna è tracimata in offese pubbliche lo scorso 15 settembre, al Quartiere militare borbonico di Casagiove, dove Mesolella era ospite, con lo spettacolo «Cantostefano» (in cui ha musicato poesie di Stefano Benni), della quarta serata di «Artestate», rassegna organizzata da Comune. In quell'occasione, durante l'esibizione, ma soprattutto dopo, la donna si rese protagonista di scenate di gelosia, provando a entrare nei camerini, con strali e ingiurie rivolti alla moglie, presente, e al musicista. Solo l'arrivo dei carabinieri riuscì a riportarla alla ragione e ad allontanarla. Ora, se la 46enne dovesse infrangere il divieto, rischierebbe una misura cautelare più stringente, come gli arresti domiciliari. Ieri sera, Mesolella, con i compagni di palco Peppe Servillo, Mario Tronco, Mimì Ciaramella, Ferruccio Spinetti e Peppe D'Argienzo, ha suonato al Teatro Italia di Acerra, tappa del «ReTour», una tournée che celebra i 10 anni dall'ultimo tour insieme della «piccola orchestra» che da Caserta è riuscita a farsi amare in tutta la penisola. Il cantautore non è né il primo, né sarà l'ultimo, artista vittima di stalking da parte di un fan. Di recente, è toccato a Piero Pelù, che ha dovuto denunciare un 47enne toscano, poi bloccato dai carabinieri.