Caserta, movida tra degrado e disagi: «Basta annunci, ora servono i fatti»

Ennesimo appello dei residenti del centro

La movida
La movida
di Daniela Volpecina
Lunedì 22 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16:33
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«Basta annunci, le istituzioni intervengano seriamente per risolvere il problema della movida selvaggia in città». È un monito che sembra non ammettere replica quello che arriva dalle famiglie che vivono nel centro storico. Anche quello appena trascorso si è rivelato per i residenti di via Ferrante, via Mazzocchi, via Maielli e strade limitrofe, un week-end da dimenticare.

Il comitato punta l’indice su tre locali in particolare che in questi vicoli fungono da discobar con musica a tutto volume fino alle quattro. «Possibile - fa notare Rosy Di Costanzo, presidente del comitato Vivibilità cittadina - che tutto ciò sia considerato normale? Eppure alle 3,35 abbiamo visto una pattuglia in via Mazzini, ferma con i lampeggianti accesi per dieci minuti, se fosse intervenuta avrebbe potuto imporre al locale di spegnere le casse e rispettare le regole.

Ma così non è stato. E tante famiglie, anche questa volta vittime degli schiamazzi notturni e dell’inquinamento acustico, sono state costrette a rimanere sveglie fino all’alba».

Poi l’appello al Comune: «Siamo stufi degli annunci, vorremmo vedere i fatti. E invece continuiamo a sentirci dire che presto cambierà qualcosa. Nel frattempo sono trascorsi dieci anni e la situazione è soltanto peggiorata. Non serve a niente fare un controllo ogni tre mesi, non solo non rappresenta un deterrente per chi intende violare le regole ma è anche una beffa per i residenti visto che, appena gli agenti vanno via, i gestori ricominciano come se nulla fosse accaduto. La soluzione è unica, vietare la musica nei locali che si trovano sotto le abitazioni». Nelle ultime ore i residenti hanno intasato di messaggi il cellulare del vice sindaco e assessore alle attività produttive, Emiliano Casale, per chiedere che si intervenga in maniera definitiva e concreta contro la movida selvaggia.

«Sono al corrente dei disagi e dei problemi che affliggono le famiglie del centro storico - ha dichiarato l’assessore - e posso garantire che l’amministrazione si sta muovendo in tal senso. Mi sono già confrontato con il comandante della Polizia locale, il colonnello Antonio Piricelli, affinché si attivi al più presto con una serie di controlli anche di tipo amministrativo per verificare che tutte le attività siano in regola e che dispongano di tutte le autorizzazioni previste per legge ma anche per monitorare il loro operato e garantire il rispetto delle ordinanze».

I cittadini chiedono però anche l’intervento dei Nas per scongiurare rischi igienico-sanitari soprattutto in vista della stagione estiva: «In questi vicoli siamo invasi da topi e sporcizia - commentano - specialmente nei week-end. È tempo di intervenire».

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Nel frattempo il comitato, che rappresenta i residenti di via Ferrante, via Mazzocchi, via Maielli, largo Sant’Elena, piazza Gramsci, via Sant’Agostino, via Mazzini, piazza Dante, via Gasparri, corso Trieste, via Vico e piazza Correra, ha diffuso anche una nota per sensibilizzare tutte le istituzioni coinvolte.

«Nonostante le battaglie portate avanti per anni - si legge nel comunicato pubblicato ieri - per difendere la vivibilità cittadina e ottenere una movida sostenibile, la situazione dei residenti del centro storico resta sempre la stessa. Eppure sarebbe bastato fare il proprio dovere per ottenere un risultato anche minimo. Le occupazioni di suolo pubblico selvagge, rilasciate senza un minimo di programmazione, hanno favorito soltanto le attività commerciali a discapito della sicurezza dei cittadini e degli stessi avventori dei locali. Manca la responsabilità di chi deve pianificare la sostenibilità dei centri abitati. Servono cura e controllo del territorio. Solo così si potrà sconfiggere la mala movida».

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