Nel giorno del ricordo di don Diana
scarcerato fratello del boss Casalesi

La casa di don Diana
La casa di don Diana
Domenica 19 Marzo 2017, 14:19 - Ultimo agg. 19:02
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Casal di Principe a due volti, oggi: la memoria per l'anniversario dell'assassinio del parroco Peppe Diana, avvenuto 23 anni fa, e i timori per la scarcerazione, avvenuta ieri, di Carmine Zagaria, fratello del capoclan dei Casalesi Michele Zagaria. Carmine Zagaria è tornato in libertà perché ha scontato la pena a 8 anni di carcere per associazione mafiosa. A suo carico non ci sono altre pendenze, se si eccettua l'appello promosso dalla Dda contro l'assoluzione ricevuta nel processo per l'estorsione all'imprenditore Roberto Battaglia; il fratello del boss, qualche mese fa, è stato inoltre assolto nell'ambito del processo per le infiltrazioni del clan Zagaria nel centro commerciale Jambo di Trentola Ducenta (Caserta).

Il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, oggi a Casal di Principe per l'anniversario dell'omicidio di don Diana, commenta: «La scarcerazione è un segnale negativo per questo territorio. Non credo possa far rialzare la testa al clan, perché sono certo che i magistrati e le forze dell'ordine interverranno, come hanno sempre fatto. È lo Stato che deve andare nella direzione di rendere più repressive le pene attraverso leggi ad hoc. Purtroppo ciò non sta accadendo, anzi le maglie si allargano». Molto preoccupato è l'ex sindaco di Casapesenna Gianni Zara, che Michele Zagaria avrebbe voluto far uccidere dai propri uomini nel 2009: «Questa scarcerazione potrebbe portare ad una riorganizzazione di un clan che sembrava quasi sconfitto. Gli Zagaria hanno distrutto questo territorio e lo stanno ancora rovinando». «Siamo preoccupati - sostiene il referente di Libera Caserta Gianni Solino - ma credo e spero che la cosca non si ricostituisca dopo i tanti arresti di questi anni».

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