Casal di Principe, non diagnosticarono tumore a bambina: arrestati pediatra e la moglie

Casal di Principe, non diagnosticarono tumore a bambina: arrestati pediatra e la moglie
di Mary Liguori
Venerdì 17 Giugno 2016, 10:54 - Ultimo agg. 19 Giugno, 07:35
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Parte dei locali del centro sanitario «Coronella» di Casal di Principe sono stati sequestrati e il titolare, Angelo Coronella, medico pediatra, arrestato. In manette anche sua moglie, Ersilia Pignata, che non è medico, ma è accusata di avere esercitato abusivamente la professione.

Le loro condotte, scrive il gip di Napoli Nord, «cagionarono la morte di una bambina», nel 2014, alla quale non diagnosticarono in tempo un cancro.

Solo quando la situazione precipitò, la piccola fu portata al Santobono e, dagli esami specialistici che Coronella non avrebbe prescritto per tempo, emerse il grave stato in cui la bimba versava.

La procura di Napoli Nord, diretta da Francesco Greco, contesta a Coronella e a sua moglie una «colposa sottovalutazione dei sintomi che la paziente presentava, condotta anche attraverso un’omissione dei doverosi approfondimenti che determinò un ritardo nella diagnosi».

I fatti. La bimba fu in cura presso il centro sequestrato questa mattina per tre mesi: fu sottoposta a varie visite, anche ecografiche, le furono somministrati diversi medicinali, ma non fu prescritta una visita specialistica che, sostiene il gip, avrebbe consentito una diagnosi tempestiva del cancro e quindi il ricorso alle cure del caso in tempi utili.

I fatti contestati vanno dal 2011, quando la piccola aveva tre mesi, al 2013, momento in cui con il precipitare della situazione, la bambina fu portata di nuovo al centro Coronella, dove però le fu somministrato solo un antinfiammatorio.

Quel pomeriggio stesso, siccome la piccola non smetteva di piangere, i genitori decisero di portarla al Santobono.

Nel plesso ospedaliero pediatrico di Napoli, fu diagnosticato il suo drammatico stato di salute: era affetta da neuroblastoma al IV stadio, vale a dire un tumore maligno che aveva già prodotto numerose metastasi.

Marito e moglie sono dunque ai domiciliari per omicidio colposo, esercizio abusivo esercizio della professione, violazione dei sigilli, falsità ideologica in certificati e sostituzione di persona.

Il reato di violazione dei sigilli viene contestato in quanto già in passato, i locali del centro erano stati sottoposti a sequestro dopo un intervento dei Nas, ma i due indagati avevano continuato a utilizzarli. 

Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri nucleo operativo della compagnia di Casal di Principe, diretta dal capitano Simone Calabrò.

Dalle indagini è emerso che già in passato i due indagati avrebbero assunto condotte analoghe rispetto alla morte di una neonata di Napoli. In quel caso, l'accusa fu di esercizio abusivo della professione e parte dei locali del centro Coronella finì sotto sequestro. Ciononostante, marito e moglie avrebbero continuato a utilizzare lo studio del presidio sanitario: di qui, l'accusa di violazione dei sigilli contestata nella misura di oggi.

 

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