Al cimitero si piange due volte:
degrado e rifiuti nel luogo sacro

Al cimitero si piange due volte: degrado e rifiuti nel luogo sacro
Al cimitero si piange due volte: degrado e rifiuti nel luogo sacro
Lunedì 19 Giugno 2017, 12:37
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Caserta. Al cimitero di Caserta si piange due volte. Una per il ricordo del congiunto defunto, l’altra per il modo in cui è custodito. I cappelloni cimiteriali, vicini all’ingresso di via Memma, sono nel degrado più assoluto tra erbacce e problemi strutturali. Da mesi l’ingresso della strada parallela a piazza della Rimembranza è chiuso per il crollo, verificatosi alla fine di ottobre, che ha pregiudicato la staticità delle strutture. Oggi l’ingresso più vicino per accedere ai cappelloni è quello da via Talamonti ma il percorso evidenzia le carenze. Passato il cimitero militare la vista finisce su un enorme spazio, dove sarebbe dovuto sorgere un’altra palazzina per custodire loculi, con erba alta e ingiallita. Al suo interno l’attenzione si focalizza su alcuni materiali di risulta, lasciati in bellavista con alcune grate di recinzione. I cappelloni, invece, sono interamente transennati dopo l’operazione di messa in sicurezza per il crollo del 28 ottobre ma il materiale staccatosi dal muro è ancora a terra, proprio davanti al cancello di via Memma, interdetto al pubblico.
Entrando dentro la situazione non sembra migliorare. In alcuni punti le mattonelle della pavimentazione sono state divelte e i fili elettrici per le lampade votive al loro interno sono scoperti. Le porte sono quasi tutte sprovviste di vetri e tenute chiuse con fili di ferro arrugginiti. Le indicazioni per i diversi fabbricati, inoltre, sono costituite da frecce direzionali disegnate sui muri con un pennarello nero. Al pian terreno del Fabbricato B sono presenti evidenti infiltrazioni d’acqua oltre al fatto che il vetro della porta è spaccato in diversi punti, rappresentando anche un pericolo per l’incolumità dei visitatori. Al Fabbricato A, invece, l’ascensore è guasto da almeno sei mesi.
Un degrado che indigna gli utenti del cimitero. «Quanto si vede qui è l’emblema del degrado - dice Salvatore Vittoria – teoricamente queste strutture sono nuove anche se a vederle non fanno una buona impressione, basti vedere le armature che escono fuori in alcuni punti. Il problema è che le persone non protestano di fronte a tale scempio, ormai siamo assuefatti al brutto». Oltre alla struttura un’altra criticità è quella riguardante gli accessi. «Quello di via Memma è chiuso da mesi – dice una donna che dice solo di chiamarsi Angela – qui non c’è rispetto per i defunti». Situazione rappresentata anche da altri. «Era comodo poter accedere direttamente da dietro – dice Nicola, altro visitatore – adesso siamo costretti a fare un bel tragitto per poter accedere». Un altro cittadino, incontrato nei corridoi, si dice «nauseato di fronte a questo degrado». 
Una situazione di fronte alla quale il sindaco Carlo Marino non si nasconde. «I cappelloni per il momento sono stati messi in sicurezza – dice il primo cittadino – Mentre l’area dove c’è erba alta è un cantiere ed è affidata alla ditta che dovrà costruire la seconda struttura. Lo stato di abbandono dei cappelloni, comunque, è evidente e bisogna fare qualcosa. Abbiamo già pronto un progetto per la riqualificazione del cimitero, con la manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura. Attualmente attendiamo il parere dei revisori per poi approvarlo in giunta. Oltre a questo partiranno a breve le gare sui servizi, come quello per le lampade votive. Insomma interverremo su strutture e servizi e cercheremo di rendere il cimitero più decoroso».
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